Nel pieno della guerra, chiusi i musei da due anni e messe in sicurezza le opere di maggior pregio nei ricoveri, il Ministero, con una circolare datata 5 maggio 1942, invitava a provvedere allo «sfollamento delle collezioni, in modo che sia esposto soltanto il materiale che ha un particolare interesse» nel momento in cui sarebbe stato possibile riordinare i musei, dopo la cessazione delle ostilità. Dal contributo di Patrizia Dragoni
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