È indubbio come le letterature di espressione portoghese, prese nel loro insieme, siano tra le più varie e interessanti dell’intero panorama letterario mondiale. Il riferimento è non solo alla “letteratura madre” – ossia, quella portoghese, le cui origini, antichissime e plurisecolari, coincidono pressappoco con la costituzione del Portogallo quale stato indipendente all’interno della Penisola Iberica (metà del xii secolo) – ma anche alle letterature delle ex-colonie portoghesi. È il caso sia di quella brasiliana, di certo la letteratura più composita e polifonica di tutto il Centro e Sudamerica, sia di quelle africane (Angola, Mozambico, Capo Verde, Guinea Bissau, São Tomé e Príncipe), “letterature nuove”, queste ultime, che, per il tramite del Portogallo, loro effettiva cassa di risonanza, stanno avendo oggigiorno una vasta eco, dentro e fuori Europa.
Scopo precipuo della presente Collana è quello di far conoscere al pubblico italiano opere di poeti e narratori lusofoni – con un’attenzione particolare alle ultime generazioni – poco o per nulla noti in Italia.
Le opere, tanto in versi quanto in prosa, della Collana si caratterizzano per presentare sempre, a fronte della traduzione italiana, il testo originale: una scelta fatta sia nel rispetto di una scientificità divenuta ormai prassi, limitatamente alle traduzioni poetiche quantomeno, sia perché la Collana aspira anche a ritagliarsi un suo piccolo spazio nel mercato librario luso-afro-brasiliano.
Collana diretta da Brunello Natale De Cusatis.
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