Si ripropone qui una terza edizione degli Studi sulla prospettiva medievale usciti nel 1965 per la prima volta, adesso completamente esauriti anche nella seconda edizione (1987), con un titolo leggermente mutato Le teorie della luce e della visione ottica dal IX al XIV secolo, che, tuttavia, forse fornisce meglio una idea del contenuto di queste ricerche, arricchite da quattro saggi finali. Gli studi sono ripubblicati senza aggiunte, né integrazioni. Le interpretazioni o le conclusioni a cui erano pervenuti ci pare che non risultino mutati nella sostanza dalle ricerche che sempre più numerose si sono succedute in questi decenni a partire da quel lontano 1965 in tutti quei settori interessati a queste analisi, soprattutto in ambito anglosassone, francese o tedesco: anche se da parte mia, la migliore conoscenza attuale della dottrina di Biagio Pelacani da Parma, e così quella di Alkindi, mi indurrebbe oggi ad articolare meglio le mie analisi. Sono se mai state approfondite da altri proprio quelle zone qui messe in luce (soprattutto del sapere arabo-latino) su testi ed opere quasi interamente allora manoscritte. Si è giunti a una vera e propria fioritura di edizioni critiche delle opere esaminate in questi studi, allora inedite, le quali per il loro interesse, messo in luce, forse, anche da queste ricerche, urgevano che fossero meglio conosciute.
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