Confessione è un romanzo che si compone di tre parti. Un narratore ci racconta le memorie dell’anziana nonna, Mirta López, ricoverata da qualche anno in una casa di riposo di Buenos Aires. Le confessioni della prima parte si riferiscono agli anni in cui Mirta è poco più che una bambina e avvengono nella chiesa della cittadina di Mercedes. La ragazzina, a seguito della sua prima innocente infatuazione per un giovanissimo Videla, il futuro dittatore argentino, scopre in solitudine e con forti sensi di colpa il proprio corpo e i misteri dell’attrazione sessuale. Nella seconda parte si racconta il tentativo fallito messo in atto da un’organizzazione clandestina contraria alla repressione liberticida imposta dal dittatore Videla. L’obiettivo era colpire al cuore quel regime sanguinario. Nella terza parte, in una casa di riposo per anziani di Buenos Aires, il narratore gioca a carte con la nonna, la Mirta López che avevamo conosciuto adolescente, in preda a sensi di colpa e penitenze. Ora è una vedova in là con gli anni, con la memoria a volte confusa e con incertezze sui nomi. Ma è durante la partita a carte col nipote che si dipanano i suoi ricordi e che avviene la sua ultima drammatica confessione, chiudendo il cerchio di una narrazione in cui storia, predestinazione e sentimenti sono le coordinate di quella che sarà la più immane tragedia vissuta dal popolo argentino.
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