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A cura di:
Clara Bartocci, Marinella Salari
La Georgia di James Oglethorpe e le proteste dei Malcontenti
cura e traduzione di
Clara Bartocci e Marinella Salari



Isbn: 9788893924658
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2023
Collana: Il Nuovo Mondo - Testi e studi di americanistica

Delle 13 colonie fondate dagli inglesi nel Nord America, la Georgia fu l’unica ad essere promossa e sostenuta, anche economicamente, da un gruppo di filantropi, i Fiduciari, che misero a disposizione i propri capitali per aiutare poveri, diseredati e galeotti a vivere nel Nuovo Mondo. Il progetto ideato da James E. Oglethorpe, che ottenne il charter del re nel giugno 1732, era di impiantare al confine con la Carolina del Sud una comunità di famiglie di piccoli agricoltori, artigiani e commercianti, i quali, avendo a disposizione sussidi, sarebbero stati in grado di mantenersi senza schiavi. Dalle Lettere di Oglethorpe, unico Fiduciario che accompagnò la spedizione in Georgia, emergono molti particolari riguardanti le esigenze dei coloni, i rapporti con gli indiani e le notizie sul conflitto con gli spagnoli della vicina Florida. Peter Gordon, invece, un tappezziere che venne nominato primo magistrato della colonia, ripercorre nel suo Diario la storia degli inizi fornendo la propria versione dei fatti e, nel contempo, si fa portavoce delle rivendicazioni dei così detti “Malcontenti”, che chiedevano l’abolizione dei divieti di bere rum e di possedere degli schiavi. La visione utopica di una società che non avrebbe conosciuto né i mali della schiavitù né l’uso del rum, proibito perché nocivo soprattutto agli indiani, non resse a lungo il paragone con le condizioni di vita presenti in Carolina, dove i Bianchi si arricchivano facilmente grazie al lavoro dei “Negri”. Nel 1742 fu ammesso l’uso del rum e nove anni dopo venne abolita la proibizione della schiavitù. Nel 1752 i Fiduciari restituirono al re la Georgia, che divenne una colonia reale, rimasta ormai priva delle motivazioni ideali che avevano costituito i presupposti per la sua fondazione.

Informazioni sugli autori
Clara Bartocci ha insegnato Letteratura Angloamericana all’Università di Perugia. Ha pubblicato saggi su Twain, James, Toomer, Fitzgerald, Faulkner, Paul Auster e una monografia su John Barth (Le mille e una lettera, 2001). Sul periodo coloniale ha scritto un libro dal titolo Gli inglesi e l’Indiano: racconto di un’invenzione, 1580-1660 (1992). Dirige la presente Collana, di cui ha tradotto e curato alcuni volumi.

Marinella Salari ha insegnato Letteratura Inglese all’Università di Perugia. Si è occupata di biografia criminale in rapporto al romanzo del Settecento, di romanzo poliziesco inglese e americano, di narrativa inglese dell’Otto e Novecento, e di letteratura di viaggio. Ha scritto su Walter Scott, Dennis Wheatley, Vernon Lee. Nell’ambito della presente Collana ha curato e tradotto quattro volumi.

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