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Francesco Rondolini
Il Festival di Umbria Jazz
Una ricostruzione storica
Isbn: 9788893925358
Pagine: 452
Anno di pubblicazione: 2024
Collana: Raccontare l'Umbria. Narrazioni dai territori
Umbria Jazz muove i suoi primi passi nei turbolenti anni Settanta. La genialità del suo direttore artistico, Carlo Pagnotta, con alcuni appassionati, in quel glorioso decennio porta il gotha del jazz mondiale a Perugia consacrando sin da subito questo festival tra i più blasonati al mondo. Thad Jones and Mel Lewis, Charles Mingus, Keith Jarrett, Sun Ra, Art Blakey, Chet Baker, Count Basie, Weather Report, Horace Silver, Dizzy Gillespie, McCoy Tyner, Buddy Rich, sono solo alcuni dei nomi in cartellone in quegli anni. La kermesse subisce una pausa forzata. Ma grazie all’importanza di quelle prime edizioni, Umbria Jazz decide di ripartire nel 1982 senza mai più fermarsi, posizionandosi nel novero ristretto dei festival jazz più prestigiosi e attirando a sé gli artisti internazionali più autorevoli: Miles Davis, Al Jarreau, George Benson, Steve Ray Vaughan, Herbie Hancock, Steps Ahead, Ahmad Jamal, Lionel Hampton, Manhattan Transfer fino ad arrivare alle indimenticabili notti di San Francesco al Prato con la Gil Evans Orchestra. Inoltre sono stati ricostruiti, per quanto possibile, tutti gli ensemble che hanno preso parte al festival. Il libro è arricchito da testimonianze inedite di musicisti e addetti ai lavori.
Informazioni sull'autore
Francesco Rondolini nato a Perugia, nel 1979, si è laureato in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l’Università degli studi di Bologna. Batterista, ha lavorato per oltre un decennio nell’organizzazione di grandi eventi e spettacoli. Per Morlacchi ha pubblicato Maurizio Merli. Il commissario dagli occhi di ghiaccio e, insieme al critico cinematografico Fabio Melelli, il volume Bologna, il cinema sotto i portici. Ha inoltre pubblicato Visti da dietro. La musica raccontata dai batteristi (Arcana, 2016).
Il Festival di Umbria Jazz
Isbn: 9788893925358
Pagine: 452
Anno di pubblicazione: 2024
Collana: Raccontare l'Umbria. Narrazioni dai territori
€ 20,00
Umbria Jazz muove i suoi primi passi nei turbolenti anni Settanta. La genialità del suo direttore artistico, Carlo Pagnotta, con alcuni appassionati, in quel glorioso decennio porta il gotha del jazz mondiale a Perugia consacrando sin da subito questo festival tra i più blasonati al mondo. Thad Jones and Mel Lewis, Charles Mingus, Keith Jarrett, Sun Ra, Art Blakey, Chet Baker, Count Basie, Weather Report, Horace Silver, Dizzy Gillespie, McCoy Tyner, Buddy Rich, sono solo alcuni dei nomi in cartellone in quegli anni. La kermesse subisce una pausa forzata. Ma grazie all’importanza di quelle prime edizioni, Umbria Jazz decide di ripartire nel 1982 senza mai più fermarsi, posizionandosi nel novero ristretto dei festival jazz più prestigiosi e attirando a sé gli artisti internazionali più autorevoli: Miles Davis, Al Jarreau, George Benson, Steve Ray Vaughan, Herbie Hancock, Steps Ahead, Ahmad Jamal, Lionel Hampton, Manhattan Transfer fino ad arrivare alle indimenticabili notti di San Francesco al Prato con la Gil Evans Orchestra. Inoltre sono stati ricostruiti, per quanto possibile, tutti gli ensemble che hanno preso parte al festival. Il libro è arricchito da testimonianze inedite di musicisti e addetti ai lavori.
Informazioni sull'autore
Francesco Rondolini nato a Perugia, nel 1979, si è laureato in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l’Università degli studi di Bologna. Batterista, ha lavorato per oltre un decennio nell’organizzazione di grandi eventi e spettacoli. Per Morlacchi ha pubblicato Maurizio Merli. Il commissario dagli occhi di ghiaccio e, insieme al critico cinematografico Fabio Melelli, il volume Bologna, il cinema sotto i portici. Ha inoltre pubblicato Visti da dietro. La musica raccontata dai batteristi (Arcana, 2016).
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