La storia dell’alimentazione è una delle chiavi di lettura più importanti per leggere un territorio (nel nostro caso quello perugino), permettendo di addentrarsi nelle sue evoluzioni culturali, svelandone l’identità attraverso il tempo, i movimenti di merci e prodotti, gli scambi tra persone e classi sociali.

Tra le espressioni culturali, l’alimentazione è quella che oggi può meglio esprimere l’appartenenza ad un determinato contesto geografico, risultante di innumerevoli influenze che possono arricchirlo, ma anche disperderne le peculiarità locali che lo rendono unico in un panorama sempre più interconnesso e globalizzato.

Da qui l’esigenza di preservare le tradizioni culinarie, le filiere enogastronomiche autoctone, non solo con marchi di qualità legati al territorio (DOP, IGP, DOC, STG), ma anche tramite la riscoperta delle vicende e delle trasformazioni che hanno legato e che legano ancora oggi, indissolubilmente, ingredienti, pietanze, ricette, sapori e odori a Perugia e alla sua storia.

Il cibo “quotidiano”, risorsa indispensabile per la sussistenza e, allo stesso tempo, forma creativa di comunicazione, ci porta ad un confronto con ciò che dell’uomo resiste seppur mutando.