"La frammentarietà, l’effervescenza, l’estetismo, l’impressionismo o l’espressionismo di Simmel, in passato considerati nodi critici, e oggi ritenuti invece elementi per cui vale la pena di cimentarsi con la sua opera, arricchiscono di più maturi ripensamenti gli studi sul sociologo tedesco. Il valore paradigmatico, nella scia di una tradizione di pensiero rivolta allo studio delle forme sociali nella sociologia contemporanea, dall’approccio figurazionale di Norbert Elias alle analisi dell’interazione sociale di Erving Goffman, agli studi sull’ambivalenza strutturale di Robert Merton, alla neosistemica di Niklas Luhmann. Il superamento della dicotomia individuo-società (la questione del presunto individualismo metodologico di Simmel è strettamente connessa al rapporto micro-macro, nella sua microsociologia e nella sua macrosociologia e a quello tra sociologia e psicologia che si declina nell’intraducibile concetto di Vergesellschaftung), per la concezione della realtà sociale come dinamica e processuale. In questa prospettiva nasce questo contributo originale non tanto alla conoscenza in sé del pensiero simmeliano quanto all’interpretazione di esso nella prospettiva di “avvertire il pulsare di una vitalità centrale” e nella consapevolezza che ogni rappresentazione conoscitiva esclude più di quanto include e che l’analisi del sociale è analisi dei processi anche storici. "
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