“A nostro avviso, l’elenco delle persone adatte al lavoro scientifico è molto più lungo di quanto si creda e si compone non solo di talenti superiori, di predestinati, di ingegni acuti, avidi di reputazione e ansiosi di legare il proprio nome a una grande opera, ma anche di quelle menti nella media ritenute scaltre per l’abilità e l’accortezza con cui realizzano ogni attività manuale. La lista include anche le persone dotate di temperamento artistico, che sentono con veemenza la bellezza delle opere della Natura, e infine quelli semplicemente curiosi, flemmatici, cauti, devoti della religione del dettaglio e capaci di consacrare lunghe ore all’esame del più insignificante fenomeno naturale. La scienza, proprio come negli eserciti, ha bisogno di generali e soldati; i primi concepiscono i piani, ma i secondi sono quelli che effettivamente vincono.”
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