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Rocco Mangieri
Isole, mappe, labirinti
Lo spazio nei romanzi di Umberto Eco


Isbn: 9788893924344
Pagine: 284
Anno di pubblicazione: 2023
Collana: Nei boschi narrativi. Teorie e forme della narrazione

L’opera teorica di Umberto Eco si intreccia profondamente con la sua opera narrativa. I modi di esistenza semiotica dei personaggi romanzeschi si articolano infatti con la sua teoria della produzione segnica e con il disegno del soggetto interpretante della semiosi illimitata. Una volta stabilita una relazione tra teoria e finzione narrativa, attraverso le strategie somatiche e cognitive dei personaggi, ci siamo proposti di affrontare l’analisi e l’interpretazione dello spazio nei romanzi. Abbiamo deciso di occuparci fondamentalmente delle descrizioni di spazi e luoghi dei primi quattro romanzi, cercando di identificarne alcune tipologie descrittive, i modi di riconoscimento e invenzione, i programmi narrativi e le dinamiche tensive tra il corpo del personaggio, la forma dello spazio, degli oggetti e il paesaggio. In questi romanzi è fondamentale il disegno e l’organizzazione degli spazi attraverso i quali si raccontano le storie, gli intrecci narrativi e gli avvenimenti. I disegni architettonici, le mappe cartografiche, le molteplici descrizioni delle città reali, le strutture architettoniche immaginarie e mitiche, non sono solamente sfondi scenici, bensì figure significanti e attori del testo, oggetti dinamici che promuovono il movimento dell´interpretazione e della percezione del personaggio e del lettore. Spazio, corpo, architettura, paesaggio e narrazione configurano una rete di relazioni significanti. I personaggi descrivono, inventano spazi e architetture, ritornano sulle stesse traiettorie o ne tracciano di nuove, le modificano ad ogni loro passaggio. Percorsi circolari, rondeau narrativi, circoli e labirinti cognitivi. Sono modi di produzione di senso del soggetto che esplora lo spazio con una sovrapposizione di strati della memoria che si confondono nel tempo. Baskerville, Adso, Causabon, De La Grive e Baudolino, realizzano e promuovono moltissimi itinerari spaziali che producono cambiamenti nel modo di vedere e percepire il mondo e trasformazioni delle proprietà dei mondi possibili in cui devono districarsi.

Informazioni sull'autore
Rocco Mangieri, architetto e semiólogo, studia semiótica al DAMS dell’universitá di Bologna con Umberto Eco, Paolo Fabbri e Omar Calabrese. Segue stages al Centro Internazionale di Semiótica e Linguistica dell´Universitá di Urbino. Studia filologia e semiotica testuale all´Universitá di Murcia (Spagna). Visiting profesor di varie universitá e centri di ricerca tra i quali: Universitá Nazionale delle arti di Buenos Aires, Universitá Nazionale della Colombia, Universitá Libera di Bruxelles (Master in Arts Vivants), Laboratorio di ricerca di antropología teatrale Odin Theater di Danimarca, Universitá di Modena e Reggio Emilia. Dirige il Laboratorio di semiótica e socioantropología nella Facoltá delle Arti dell´Universitá de Los Andes (Mérida) e insegna al master di sociología e semiótica del cinema all´Universitá di Santo Domingo (INTEC). Attualmente svolge un progetto interdisciplinario di ricerca sulle narrative cinematografiche, visive e letterarie dei Caraibi. Tra le sue publicazioni: El saber de la imagen (1985), El saber del texto: semiotica del film (1990), La ciudad-texto: elementos para una semiótica urbana (1994), El objeto cultural y sus sentidos (1998), La ciudad en el film (1999), Las fronteras del texto (2000), Tres miradas, tres sujetos: Eco, Lotman, Greimas (2007), Imagoletragrafía: manual de semiótica visual (2014). Desde el mar de Las Antillas: cinema e letteratura contemporanea nei caraibi (in preparazione).

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