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Roberto Ghezzi, Ilaria Margutti
Radici e foglie soltanto
Catalogo

A cura di Michele Dantini e Michela Morelli



Isbn: 9788893922586
Pagine: 60
Anno di pubblicazione: 2020
Collana: Saggi e studi di storia dell'arte

Espongono adesso al Museo civico di Palazzo della Penna due artisti di sensibilità e orientamento del tutto diverso tra loro, avvicinati però appunto dalla scelta di site-specificity: che significa, in qualche modo, una scelta di fedeltà territoriale o topografica, un desiderio di associazione costante a comunità residenti o al paesaggio locale. Siamo lieti di presentare due percorsi di ricerca artistica sicuramente aperti a questo o quell’orientamento internazionale; tuttavia non privi di rapporto a elementi nativi, che prendono di volta in volta forme e aspetti personali. Ne emerge una correlazione, tra “questo mio luogo” e il Mondo, tra ciò che è nativo (e perciò anche spontaneo, non calcolato, ingenuo) e ciò che è cosmopolita, che caratterizza oggi, in un contesto di giorno in giorno più policentrico, la scena artistico-contemporanea globale. Poniamo dunque questa nuova mostra, Radici e foglie soltanto, all’insegna di una fluidità di movimento, dell’andare-e-venire tra Casa e Mondo. Mi sembra, lo ammetto, un gioco radicato in profondità nella storia del luogo - territorio, città, museo, collezioni: gioco fiducioso, circostanziato, promettente.

Informazioni sugli autori
Nato a Cortona nel 1978, è cresciuto nello studio di scultura del nonno, ha frequentato il Liceo “Luca Signorelli” di Cortona e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Negli anni matura un disegno concettuale che, muovendo da riflessioni e sperimentazioni sulla natura, a partire dalla pittura, trova espressione in un corpus di lavori inediti, da lui stesso denominati, mediante un neologismo, Naturografie©. Si tratta di opere che Roberto Ghezzi realizza “attraverso” la natura, in un dialogo dove Uomo e Ambiente entrano in profonda e originale connessione. A partire dal 1992 ha effettuato numerose mostre in spazi privati e pubblici, tra cui ricordiamo la Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Arezzo, il Museo della Fine del Mondo di Ushuaia in Argentina, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, il MARCA di Catanzaro, Palazzo Medici Riccardi di Firenze, Battersea Park a Londra, la Fondazione Cariperugia Arte, il Chiostro del Bramante a Roma, Casa dei Carraresi a Treviso, la biblioteca di Pu-Dong a Shangai, il Museo Oceanografico di Tunisi. Ha effettuato decine di residenze artistiche, ricerche sperimentali e installazioni ambientali, oltre che in Italia, anche in luoghi remoti del pianeta come l’Alaska, l’Islanda, il Sudafrica, la Norvegia, la Tunisia e la Patagonia.

Studio: C.A. Riccio 76, Cortona (Ar), Italy 
www.robertoghezzi.it


Nata a Modena nel 1971, vive e lavora a Sansepolcro, dove svolge l’attività artistica e quella di docente di storia dell’arte. Nel 1997 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha collaborato con diverse gallerie tra le quali: Janinebeangallery Berlino, Wannabeegallery Milano, MLBhomegallery Ferrara, Bontadosi ArtGallery Montefalco (PG), Galleria Art Forum Bologna, Galleria Gagliardi San Giminiano (SI). Nel 2008 le sue opere sono finaliste in tre premi internazionali: Arte Laguna, Arte Mondadori e premio Embroideres’ Guild di Birmingham. Nel 2010 è in Costa d’Avorio per il progetto di residenza artistica De L’Esprit e de L’Eau sostenuto dall’Ambasciata Italiana. Dal 2011 al 2015, ha seguito progetti per la diffusione dell’arte contemporanea presso il Museo Civico di Sansepolcro e dal 2013 a oggi, assieme a Laura Caruso, cura il recupero dello spazio CasermArcheologica, dedicato alla sperimentazione artistica contemporanea a Sansepolcro. Quello della Margutti è un cammino di indagine introspettiva e identitaria. Partita da uno stile pittorico di derivazione espressionista, dal 2007 inizia a usare il ricamo come elemento fondamentale della sua ricerca, il quale diventa il mezzo attraverso cui sente meglio rappresentata la propria poetica. Il ricamo è infatti per Margutti una tecnica densa di significati simbolici sulle origini del femminile e intensamente collegata a una ricerca identitaria, che affonda le proprie radici nella storia greca.

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