Attraverso un’analisi lucida e appassionata, il testo esplora il pericoloso legame tra ideologia e struttura sociale, interrogandosi su come idee e sentimenti che hanno garantito prosperità e sviluppo scientifico-sociale abbiano al contempo generato il più grande orrore della storia contemporanea. L’autrice guida il lettore attraverso la Germania del primo Novecento, segnata da umiliazioni e crisi economiche, senza tuttavia limitarsi a una mera analisi storica: il libro è un potente monito sulla fragilità delle nostre società e sul costante pericolo dell’oblio. Un vivido invito a coltivare una memoria critica condivisa in grado di sfidare autenticamente l’odio e l’indifferenza.
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