In questo volume sono raccolti gli scritti di venticinque autori in omaggio a uno dei più noti e stimati studiosi di storia dell’Europa centro-orientale, Francesco Guida. In occasione della sua uscita dai ruoli universitari, nell’ottobre 2021, un gruppo di colleghi, allievi e amici ha pensato di rendere omaggio alla sua lunga carriera accademica con un Liber Amicorum che avesse l’ambizione non solo di celebrare l’opera dello studioso ma anche di ricostruire i tratti salienti del suo percorso scientifico e accademico. Il libro è dunque organizzato in tre sezioni: la prima raccoglie saggi miscellanei originali realizzati appositamente per questa occasione, la seconda alcune testimonianze sul lungo percorso professionale dello studioso e infine la terza, contenente la bibliografia dei suoi scritti dal 1974 al 2021. I saggi raccolti nella prima parte, in particolare, affrontano temi e questioni che hanno a lungo dominato nella ricerca storiografica di Francesco Guida. Gli argomenti trattati nella maggior parte degli studi qui raccolti, infatti, si collocano in un arco temporale che abbraccia il cosiddetto “lungo XIX secolo”, offrendo al lettore un viaggio ideale attraverso l’altra Europa, come recita il titolo del libro, che va dall’Adriatico alle terre romene e ucraine, dallo spazio marittimo ellenico al cuore continentale dei Balcani. Non mancano, inoltre, saggi su alcuni momenti della travagliata storia del Novecento in Europa centro-orientale, con una particolare attenzione ai decenni centrali del secolo, dalla Seconda guerra mondiale all’epoca dei regimi comunisti. Lo studio della documentazione diplomatica, messa a costante confronto con la storiografia (italiana, internazionale e dei Paesi trattati), è uno degli elementi distintivi delle ricerche di Francesco Guida, che anche gli autori hanno voluto fare proprio nei rispettivi saggi inclusi in questa raccolta, così come l’interesse per gli aspetti più squisitamente culturali e linguistici della civilizzazione dei popoli dell’Europa centro-orientale. Nel suo insieme, il volume è non soltanto un omaggio a uno studioso ma è anche uno spaccato dei principali percorsi di ricerca scientifica sulla storia dell’Europa orientale in Italia, disciplina relativamente giovane rispetto ad altre (l’istituzione della prima cattedra universitaria risale al 1970) ma senza dubbio molto vivace e ricca, come gli scritti qui raccolti dimostrano.
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