Il cosmopolitismo – questo antico e mai fugato sogno di abbattere le barriere e costruire una comune umanità – ha vissuto stagioni di trionfi e di sconfitte. In un mondo globalizzato quale il nostro, lo spirito cosmopolita non è più un’utopia politica a lungo vagheggiata dai filosofi. Divenuto ormai un orientamento valoriale nonché uno stile di vita, aleggia su gran parte delle sfere della vita contemporanea. Le nostre società sono scosse da rigurgiti nazionalisti, segnate dal ritorno di forze anti-illuministiche e dal sorgere di vecchie e nuove tentazioni xenofobe. Eppure, esse offrono come non mai iconografie e narrazioni condivise, svariate occasioni di contatto, reali o virtuali, con l’alterità tramite i consumi culturali e gli immaginari globali, i media e le mobilità internazionali. Rifacendosi ad una corposa letteratura internazionale tanto teorica quanto empirica, il volume intende tratteggiare i lineamenti di una sociologia cosmopolita volta a capire le dinamiche culturali che plasmano un mondo al contempo e paradossalmente plurale e comune, in cui l’apertura e la benevolenza nei confronti dell’altro vanno vieppiù di pari passo con la chiusura e il rigetto di quest’ultimo.
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