Lamberto Ferranti
La Legione Ceco-Slovacca d’Italia nel processo di formazione della Ceco-Slovacchia
Con appendice documentaria e fotografica
Settori disciplinari:
M_STO_04
Isbn: 9788893920308
Pagine: 600
Anno di pubblicazione: 2018
Collana:
Saggi e studi di storia risorgimentale e contemporanea
La fine della Prima Guerra Mondiale fu contrassegnata da notevoli problemi di natura politica, economica e sociale, che si cercò di comporre nella cornice della Conferenza di Pace di Parigi. Da essa scaturì un nuovo ordine mondiale che, per ciò che riguarda gli ex territori dell’Impero Austro-Ungarico, assunse i contorni di un vero e proprio “terremoto” geo-politico. Oltre ad Austria e Ungheria, notevolmente rimpicciolite e indebolite, dalle ceneri dell’Impero Danubiano sorsero la Repubblica Ceco-Slovacca, il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (cioè la futura Jugoslavia), e, per ciò che riguarda i territori della Galizia, la Seconda Repubblica di Polonia. La Transilvania, infine, entrò a far parte della “Grande Romania”.
In relazione alla formazione della Ceco-Slovacchia, l’Italia si adoperò a suo favore in maniera particolarmente impegnativa permettendo la costituzione, sul proprio suolo, della Legione Ceco-Slovacca d’Italia che, subito dopo la fine del conflitto, equipaggiata di tutto punto dal nostro Governo e comandata da ufficiali italiani, si recò in Slovacchia per contendere agli ungheresi i territori ancora sotto il loro controllo.
In cambio di tale aiuto l’Italia si aspettava non solo di poter estendere la propria influenza sul giovane paese mitteleuropeo, ma anche un sostegno diplomatico al fine di dirimere le spinose questioni che stavano sorgendo con gli Jugoslavi per il predominio sull’Adriatico.
I desiderata italiani, però, non trovarono soddisfazione sia a causa dello stretto rapporto tra i futuri stati ceco-slovacco e jugoslavo, sia a causa delle manovre politico-diplomatiche della Francia.
«[...] Attraverso un’accurata e circostanziata ricerca, articolata per la massima parte sui documenti diplomatici italiani custoditi presso la Farnesina, egli offre al lettore un dettagliato approfondimento su un avvenimento storico che, ancora poco noto, ha contestualizzato in maniera puntuale ed organica nel panorama internazionale dell’epoca, modulando i diversi livelli di analisi (storica, politico-militare, economica, giuridica e culturale) in maniera critica ed eziologica».
Aldo Amati
Ambasciatore d’Italia in Repubblica Ceca
«L’Ambasciata della Repubblica Slovacca di Roma, della cui Missione Diplomatica sono a capo, saluta con soddisfazione e interesse il libro del prof. Lamberto Ferranti, La Legione Ceco-Slovacca d’Italia nel processo di formazione della Ceco-Slovacchia, che inserendosi nel solco dei proficui rapporti tra i Nostri Paesi, ne rinnova e approfondisce l’oramai secolare amicizia».
Ján Šoth
Ambasciatore della Repubblica Slovacca a Roma
«[...] Sono convinto che il libro del professor Ferranti rappresenti un prezioso contributo alla celebrazione del centesimo anniversario della nascita della Cecoslovacchia. Le ricerche dell’autore fanno parte di un grande progetto di ripristino della memoria storica che ha lo scopo di ricordare le pagine dimenticate del nostro comune percorso negli anni 1918 e 1919, periodo durante il quale l’Italia svolse un ruolo importante per la nascita della Cecoslovacchia e per la formazione delle sue forze armate».
Jozef Špánik
Consigliere presso l’Ambasciata della Repubblica Ceca
in Italia
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