Riflessioni persistenti congiungono due fondamentali protagonisti della formazione delle competenze umane: i Processi cognitivi e le Tecnologie interattive. Ad essi fanno riferimento la stessa concezione dell’istruzione scolastica e della formazione professionale in una fase di maggiore maturità e consapevolezza teorica.
L’uso delle tecnologie è sempre più pervasivo nelle pratiche quotidiane scolastiche, ma anche in quelle del tempo libero extra-scolastico e nel mondo lavorativo per una comunicazione efficace e una progettazione condivisa. Tutto ciò rimanda a una forte domanda di saperi, non solo pedagogici, che conferisca corretto significato alle stesse negli ambiti dove il loro utilizzo incrocia i processi culturali individuali e sociali. La crescente trasparenza dei mezzi comunicativi digitali crea un sistema unico di gestione corpo-mente-dispositivi che regola il vivere individuale e la mediazione con il mondo; si crea una interfaccia di protesi (i dispositivi) che possono agire in modo integrato e anche coniugare noi stessi a mondi nuovi e dilatati, che delineano una mixed area dove il reale incontra il virtuale in una forma di realtà aumentata.
Piero Crispiani è professore ordinario di Didattica e pedagogia speciale (M-PED/03) presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dei Beni culturali e del Turismo.
Gli ambiti maggiormente studiati sono quelli relativi ai Processi cognitivi, Funzioni esecutive, Disturbi e Disordini dello sviluppo e del comportamento, Disturbi dello spettro autistico, Disturbi dell’attenzione e dell’iperattività, Sindrome dislessica, Ritardo mentale, Metodo di studio, Potenziamento cognitivo, Fitness cognitivo a tutte le età.
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