"La fecondità delle intersezioni che è legittimata da una didattica della cultura trova un punto solido di riferimento nel lavoro di Catia Polidori, volto non soltanto a fornire informazioni essenziali sul significato e sul contenuto della scienza economica, soprattutto sulle questioni che si possono ricondurre ad una “etica dell’economia”, cioè, e più propriamente, alla considerazione che il lavoro, la produzione, la ricchezza, il benessere sono nulla se non richiamano i valori della persona, colta nella sua singolarità e nella trama delle relazioni che ha con gli altri, le cose, il mondo. Da qui piuttosto acquistano senso espressioni come sono quelle delle quali si nutre la letteratura sulla formazione come ad esempio “risorse umane” o “capitale umano”, tanto che per comprenderne la reale portata sembra assolutamente indispensabile un aggancio con l’economia e le scienze sociali. Il libro introduce in queste problematiche ed è tutto percorso da una sensibilità pedagogica ed una prospettiva di forte timbro didattico che rendono fruibile, sul piano formativo, le idee e le riflessioni che costituiscono la materia contenutistica dell’intero lavoro."