A cura di:Gianfranca Ranisio,
Eugenio Zito
Fini del mondo, fine dei mondi
Comunità e salute globale
Isbn: 9788893925716
Pagine: 242
Anno di pubblicazione: 2025
Collana:
ITACA - Itinerari di antropologia culturale
Il volume contiene una serie di saggi che pongono in evidenza quanto gli avvenimenti contemporanei, la pandemia, il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici e le contaminazioni ambientali, le guerre e le migrazioni, incidano sulla salute individuale e globale. Gli autori sottolineano come di fronte agli scenari drammatici prodotti da tali eventi l’antropologia medica sia chiamata a confrontarsi con essi e analizzarli criticamente alla luce delle sue categorie. Da tale lettura emerge così l’intricato insieme di rischi e vulnerabilità e con essi la sempre più pressante necessità di modelli teorici nuovi per interpretare la contemporaneità, rivelando l’intreccio tra micro e macro, locale e globale, crisi planetarie e destini delle comunità.
Informazioni sugli autori
Eugenio Zito, professore associato di Discipline demoetnoantropologiche e Delegato Erasmus e Internazionalizzazione presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II, membro di EASA e del Consiglio direttivo della SIAM, dal 2020 dirige la Missione Etnologica Italiana in Marocco. È autore di contributi sui temi di salute e malattia, corpo e genere, vulnerabilità sociale, tra cui: Vivere (con) il diabete (2016); Antropologia culturale, social media, rete (2021); Nuove risposte organizzative, innovazioni e impatti sciali del Covid-19 sul Terzo Settore (2023).
Gianfranca Ranisio, già docente di Antropologia culturale presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II, coordinatrice dei master sociosanitari del Dipartimento dal 2011 al 2021 e vicepresidente della SIAM dal 2010 al 2020, ha svolto ricerche sulla cultura popolare, su tematiche di genere e di antropologia medica. Tra i saggi pubblicati: Venire al mondo (1998); Quando le donne hanno la luna (2006); Culture della nascita (2012); Reti, innovazione, cronicità (2016).
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