La recente guerra condotta dagli Stati Uniti e dai loro alleati in Iraq, e la perdurante occupazione militare del territorio iracheno, hanno sollevato e continuano a sollevare numerosi problemi dal punto di vista giuridico relativi non soltanto alla vigenza e all’interpretazione di alcune fondamentali norme internazionali (a partire da quella sul divieto dell’uso della forza armata) ma anche al ruolo effettivo svolto dalle Nazioni Unite nel sistema inter-statale attuale. Molto spesso il confronto, sia nella prassi delle Nazioni Unite che in dottrina, è avvenuto sul piano dell’esistenza o meno di un’autorizzazione del Consiglio di sicurezza ad intervenire militarmente. Di fatto, sia quando si è ammesso (da parte dei sostenitori della guerra) che un’autorizzazione vi fosse stata, sia quando si è concluso in senso opposto, il tentativo sembra essere stato quello di affermare in ogni caso il ruolo centrale e decisivo che il Consiglio di sicurezza, e le Nazioni Unite in generale, avrebbero svolto nella crisi irachena.
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