Il volume presenta centoquarantaquattro fra lettere, cartoline e telegrammi dei due corrispondenti, per la gran parte inediti (e qui accompagnati da un ampio corredo di note); nove recensioni di Borgese a opere di Moretti, di cui una inedita; otto fotografie inviate da Borgese a Moretti, anch’esse inedite. La storia più che trentennale di questa amicizia, intensa quanto sobria e talvolta schiva nell’espressione dell’affetto tenace e dell’ammirazione reciproca, è tutta in questi dati esterni, che testimoniano la continuità di un commercio di idee che solo la guerra 1939-1945 riuscì per alcuni anni a interrompere. Si tratta infatti di un sodalizio intellettuale inaugurato dalla recensione-rivelazione di Borgese sui poeti crepuscolari, proseguito nei difficili anni venti al cospetto della progressiva fascistizzazione della cultura nazionale e nei difficili anni trenta, quando ormai lo scrittore siciliano si è trasferito negli Stati Uniti, accentuando la solitudine di Marino e rendendo internazionale la propria prospettiva politico-culturale. Il sodalizio è riaffermato dopo la devastazione del secondo conflitto mondiale, in una consonanza di sentimenti e di giudizi che si fa più convinta a fronte di una realtà italiana resasi per molti aspetti incomprensibile per l’uno e per l’altro. Storia privata e storia pubblica, vita familiare e vita culturale si intrecciano continuamente e in questo, anche in questo risiedono il fascino e il valore documentario di questo carteggio.
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