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Louis Montalto
Il Quinto Elemento
L'Uomo - Ricognizioni e qualche 'paradigma' differente

Traduzione di Alfio Vecchio



Isbn: 9788893922128
Pagine: 346
Anno di pubblicazione: 2020
Collana: Saggi e studi di filosofia

Anche quando costruisce, distrugge (l’ambiente, ad esempio), e quando non ha niente da distruggere, distrugge se stesso; potrebbe essere forse una considerazione plausibile e adatta per il ‘quinto elemento’ in natura: l’uomo. Come non chiedersi, allora, perché? E qui si fa ovviamente tutto difficile, si entra assai rischiosamente nei ‘massimi sistemi’. Bisognerebbe navigare con adatto cabotaggio, che so, per l’immenso arcipelago del ‘Creazionismo’, senza mai allontanarsene troppo, consapevoli che ogni ‘ragionamento’, anche il più laico e scientifico (la stessa ‘teoria dei quanti’, per essere divulgata, e sfruttata praticamente, al ‘ragionamento’ deve piegarsi), è sotterraneamente ‘religioso’, perché ‘causale’, perché basato sul rapporto ‘causa-effetto’, sostegno e coronamento di qualsiasi indagine logica, ‘non c’è scienza se non c’è causalità’, dice Heisenberg: ma ogni ‘causa’ – è noto – rimanda sempre ad una ‘Causa prima’… Bisognerebbe evitare, se possibile, l’insidia ‘migliorativa’ sempre latente nell’opposto concetto di ‘Evoluzionismo’ che, mondato da ‘finalismi’ e ambigui ‘disegni intelligenti’, forse potrebbe spezzare, e capovolgere, la suddetta, vincolante correlazione causale, così da consentire una qualche analisi partendo dagli ‘effetti’, cioè dagli anonimi ‘dati’ bio-antropologici, sfuggendo alla trappola della Causa prima creatrice, e permettendo di ipotizzare una differente origine e fisionomia dell’ “individuo”, con un nuovo retaggio di cosiddetto ‘bene’ e di cosiddetto ‘male’. Bisognerebbe, insomma, provare, almeno, a staccare e poi riposizionare le ben solide, di fatto quasi ‘inscalfibili’, tessere del comune mosaico esistenziale, in maniera da trovare infine, ora, intorno a noi, proprio nella nostra stessa condizione umana, un ‘paradiso’ senza dio, un ‘inferno’ senza diavoli – semmai diavoli saremmo noi –, e una concezione di ‘madama la morte’ un po’ meno teologicamente terrorizzante. Però fino a che punto tutto questo, sperimentato qui nel libro con semplice linearità e autonomia, senza condizionamenti e dipendenze, può trovare, adesso, entro un perimetro coscienziale ormai cristallizzato e concluso in se stesso, la sua obiettiva udienza?

Informazioni sull'autore
Della fantasmatica figura di Louis Montalto, biograficamente, al di là del suo insegnamento di Lett. Italiana svolto molti anni fa (è, se ancora ‘è’, assai Vecchio) in una Università parigina, in realtà si sa molto poco. Ah no, è anche noto per essere appassionato studioso di Pascal, intrattenendosi molto in particolare sull’analisi delle Provinciali della prima edizione del 1657… Gli indizi e la traccia (credo più che sufficienti) per essere cercato e ‘trovato’ da chi vuole, sono questi. Dell’incolore, anonima biografia dell’altro ‘autore’ si può brevemente dire: di mestiere professore anche per dare un alibi, una qualche ‘copertura’ ‘professionale’ a già incipienti, e abbastanza inquietanti, pensieri ‘scaleni’ con un occhio, ovviamente, anche al non poco ‘proletario’: “Mettere la pentola a bollire il mezzogiorno”, come recita un proverbio contadino. Poi professore universitario per quelle tante contingenze che lo hanno portato a sviluppare il suo originario interesse e i suoi studi sulla Lett. Italiana moderna e contemporanea (si veda qui qualche appunto sull’arte) insegnata in alcune Università, e coronata con la pubblicazione di più libri sulla complessa modernità letteraria. Libri facilmente rintracciabili lasciando emergere e galleggiare il suo nome nel ‘mare magnum’ telematico. Nient’altro e, anzi, per quanto lo riguarda, si è forse già detto abbastanza.

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