Branciaroli Franco
Franco Branciaroli attore, regista e drammaturgo, dagli anni ’70 protagonista della scena teatrale italiana, è volto noto del piccolo e grande schermo (Jancsó, Antonioni, Bolognini, Brass, alcuni dei registi cinematografici con cui ha lavorato). Dopo il debutto nel 1970 al Piccolo Teatro di Milano nel Toller di Tankred Dorst diretto da Patrice Chéreau, è stato l’interprete apprezzato dai maggiori registi, da Aldo Trionfo a Luca Ronconi. Fondamentale l’incontro con Giovanni Testori e l’ingresso nella Compagnia del Teatro degli Incamminati, che segna l’inizio di una feconda collaborazione, durata sino alla scomparsa dell’eterodosso scrittore e culminata nello spettacolo In exitu (1988), intensa sacra rappresentazione profana di una tragedia contemporanea.
Spirito inquieto e anticonformista, sempre pronto ad affrontare nuove sfide, quando il successo gli consentirebbe di battere sentieri sicuri, Franco Branciaroli «sa fondere in sé una straordinaria modernità espressiva, fissata nell’originalità del suo linguaggio scenico, e il retaggio prezioso di una ricchissima tradizione attoriale la cui permanenza in Italia sembrava essersi spezzata con l’intervento della regia» (Claudio Longhi, Archivio Multimediale Attori Italiani, amati.fupress.net).
Lo spettacolo Don Chisciotte, nella registrazione televisiva della Rai, che qui offriamo al lettore, indispensabile per un’avvincente esperienza di raffronto con il testo, è una grande lezione di teatro e costituisce la migliore conferma di quanto affermato da Longhi, per l’interpretazione magistrale di un Branciaroli in stato di grazia, capace di far rivivere due grandi attori come Vittorio Gassman e Carmelo Bene, mettendone a confronto l’arte in un’operazione mimetica senza precedenti.
Romeo e Giulietta, riflessione sulla psicologia dell’attore e sull’inestricabile intreccio tra arte e vita, è un’altra prova del talento drammaturgico di Branciaroli, testo inedito è in attesa di affrontare la prova del palcoscenico.
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