Sergio Faraco nasce nel 1940 ad Alegrete, nello Stato del Rio Grande do Sul – Brasile, anche se la sua città d’adozione è Porto Alegre, la capitale dello Stato, dove passa a vivere in pianta stabile nel 1971. Di grande impatto sul suo vissuto giovanile sono gli anni tra il 1963 e il 1965, trascorsi nell’ex Unione Sovietica, dove frequenta, a Mosca, l’Istituto Internazionale di Scienze Sociali. Nel 1964, per aver espresso pubblicamente la sua contrarietà riguardo alle restrizioni comportamentali imposte dai responsabili dell’Istituto, è internato per tre mesi nel reparto psichiatrico dell’Ospedale del Cremlino: narrerà tale esperienza in uno dei suoi libri più importanti, Lágrimas na chuva: uma aventura na URSS, uscito in prima edizione nel 2002. Rientrato in Brasile, a causa della sua permanenza in Unione Sovietica è arrestato dall’Interpol e imprigionato per un brevissimo periodo: è a partire da questa esperienza, secondo quanto riferito dallo stesso scrittore, che le sue convinzioni politiche si moderano e passano in secondo piano. Più tardi, nel 1980, si laurea in Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Instituto Ritter dos Reis di Canoas, città situata nell’area metropolitana di Porto Alegre. Nel frattempo, ha già avuto il suo debutto letterario con la pubblicazione di vari racconti. La narrativa breve diviene il suo genere prediletto, editando negli anni diversi libri, poi riuniti, nel 1995, in una corposa raccolta, Contos completos, di cui uscirà una seconda (2004) e una terza edizione (2011), entrambe ampliate. I suoi racconti sono stati pubblicati in diversi Paesi. Inoltre, tre di essi sono stati trasposti in film.
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