«I sette racconti di Paola Chiatti si definiscono, in primo luogo, come un incontro affascinante e vitale tra la memoria e la fantasia, tra l’accuratezza della ricerca storica e la fioritura dell’invenzione letteraria. [...]
La sensibilità autentica nei riguardi dell’umano si focalizza nell’opera sui “marginali”, sugli esclusi che la grande storia sembra travolgere e annichilire, sino alla dispersione delle loro tracce. Eppure, l’empito della nostra humanitas dolente riesce comunque ad affiorare e a sottrarsi all’oblio quando si incontra con la documentazione storica del nostro vivere e la nostra vocazione al racconto, all’“immaginazione empatica”, per cui dalle carte di polverosi archivi è possibile “estrarre” e riportare alla luce le figure e i caratteri di coloro che sono stati soggiogati dall’arroganza e dal sopruso, dal conformismo e dalla “pietrificazione del cuore” che purtroppo attraversa il fondo oscuro del nostro essere».
Dalla Postfazione di Sergio Guarente
Paola Chiatti , nata ad Arezzo, dopo aver conseguito il Diploma di maturità presso il Liceo Classico Statale “Annibale Mariotti”, si è laureata nell’Università di Perugia con una tesi intitolata La parola frammentaria in Blaise Pascal.
A seguito di concorso, dal 1° settembre 1992 è docente a tempo indeterminato di Storia e Filosofia nei Licei.
Nel 2004 ha conseguito il Master in Storia del Novecento presso L’Università “Tor Vergata” di Roma e ha partecipato a gruppi di ricerca presso l’Istituto Storico della Resistenza di Novara e l’IRRE dell’Umbria, tenendo lezioni su particolari aspetti del XX secolo e pubblicando vari articoli sulla didattica della Storia.
Presidente del Centro Studi Storico-filosofici di Marsciano (PG), ha organizzato, in collaborazione con l’Università di Perugia, diversi Seminari proponendo la lettura di classici del pensiero occidentale, studi sulla democrazia e ricerche storico-archivistiche.
Tra le sue pubblicazioni vi sono i saggi per la rivista «Davar» edita dalla casa editrice Diabasis di Reggio Emilia:Margarete Buber-Neumann e l’amaro disincanto (2005),George Mosse e l’ideale della bellezza (2006),Hannah Arendt e il pensiero poetante dei paria (2008), Jorge Sémprun e il male assoluto (2010).
Ha inoltre curato i volumi Pensare e costruire la democrazia e Riflessioni e iniziative di democrazia in tempo di crisi pubblicati a Perugia da Morlacchi Editore rispettivamente nel 2009 e nel 2014.
Categoria XV. Pubblica sicurezza è la sua prima opera di narrativa.
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