[...] La manipolazione e la radicale deformazione espressiva, per l'intrinseco rigetto di ogni canone e regola riconosciuti, esulano dalla loro specificità tecnica, spezzano un obbligato e concluso percorso mentale che parte da certezze e verità di qualsivoglia natura per approdare alla conseguente. rassicurante ratifica formale, e sanciscono un rimescolamento e quasi un affrancamento tematico complessivo, una sorta di "liberi tutti" concettuale, autorizzando sia a rimanere - se lo si ritiene opportuno - ancora a contatto con l'arte, però destituita dall'incombenza di un presupposto messaggio universale da trasmettere attraverso procedure di comunicabile chiarezza e perciò così intimamente svuotata, privata di alta procura spirituale, ormai solo sperimentale, d'Avanguardia, specialistica, per pochi addetti ai lavori; sia a risalire all'origine del terremoto creativo, a quelle certezze e a quei valori evidentemente ormai falliti, o perlomeno inadeguati, che di norma, perimetrano l'uomo, ne stabiliscono la fisionomia e il senso in un universo tutto antropocentrico e perciò costruito sin qui a sua esclusiva misura.
resta aggiornato sulle novità editoriali e sugli eventi Morlacchi
Facebook
Youtube
Instagram