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A cura di:
Hermann Dorowin, Rita Svandrlik
Maria Fancelli. L'ispirazione goethiana.
Saggi di letteratura tedesca dal Settecento a oggi.
Settori disciplinari:
L_LIN_13
L_LIN_14


Isbn: 9788893922265
Pagine: 528
Anno di pubblicazione: 2020
Collana: Goethe & Company - Germanistica e letterature comparate

Maria Fancelli può essere definita, con le parole di Claudio Magris, “la grande interprete della deutsche Klassik”; come nessun altro in Italia, “ha fatto e fa capire che cosa è stata questa stagione universale della civiltà e quale è stato il suo canone di bellezza assoluta”. I suoi studi su Winckelmann, raccolti nella prima sezione di questo libro, illuminano molti aspetti, rimasti in ombra, della biografia e degli scritti del celebre archeologo, diventato punto di riferimento della cultura letteraria tedesca e figura mitica per generazioni. Una parte ampia del libro è dedicata all’opera di Goethe, dalla triade narrativa – Werther, Meister, Wahlverwandtschaften – attraverso il Faust fino agli scritti scientifici e autobiografici, fra cui spiccano quelli appartenenti al “cantiere italiano” dell’autore. Nei suoi straordinari approfondimenti filologici, ermeneutici, storico-culturali e comparatistici Maria Fancelli indaga il rapporto della cultura tedesca e mitteleuropea con l’Italia (e in modo particolare con Firenze) anche in Heine, Thomas Mann, Rilke e Lukács. Studia la tensione fra il bello e il sublime nel grande dibattito estetico fra classicismo e romanticismo, l’ambivalenza dell’estetismo e la connessa tematica del nichilismo in un arco di tempo che va dal giovane Goethe attraverso tutto l’Ottocento fino alle avanguardie in Marinetti e Gottfried Benn. Con questi filoni si intreccia una costante riflessione sul rapporto fra la letteratura e le altre arti – pittura, scultura e architettura, ma anche la musica e il cinema – a cui Maria Fancelli ha dato contributi di particolare rilievo. E poi, vi sono incursioni straordinarie nella letteratura contemporanea, per esempio su Jelinek, che aprono ulteriori orizzonti. I saggi qui raccolti costituiscono nel loro insieme uno dei testi fondamentali della germanistica italiana. Sebbene scritti con lucida sobrietà, essi vibrano, per dirla con George Steiner, di una «passione mai spenta».

Informazioni sugli autori
Hermann Dorowin è professore ordinario di Letteratura tedesca presso il Dipartimento di Lettere – Lingue, Letterature e Civiltà antiche e moderne dell'Università degli Studi di Perugia.

Rita Svandrlik è professore ordinario di Letteratura tedesca presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università di Firenze.

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