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Andrea Antonilli, Iolanda Romualdi
Asimmetrie dello sguardo
La sorveglianza e il controllo sociale nell’era digitale
Settori disciplinari:
SPS_09


Isbn: 9788893922889
Pagine: 136
Anno di pubblicazione: 2020
Collana: Òrexis | Collana di studi sociologici, giuridici e storici

Controllo sociale e pratiche di sorveglianza sono espressioni connaturate da un forte senso di enigmaticità ed ambivalenza. Oggi, la sorveglianza si presenta alla stregua di un Giano bifronte dell’era postmoderna e digitale, contribuendo in maniera rilevante a ridisegnare i confini di una convivenza tra uomini, big data e sistemi di analisi predittiva, favorendo la spinta verso metamorfosi importanti che anticipano realtà in bilico tra società futuribili e scenari distopici. Nel corso del tempo, i confini del controllo sociale e delle pratiche di sorveglianza hanno subìto riadattamenti e fluttuazioni in relazione al mutare di orizzonti ed aspettative sociali; questo ha comportato, necessariamente, una metamorfosi del ruolo rivestito dagli stessi attori sociali in processi che andavano a riscrivere gli orizzonti della conoscenza.

Nel volume, le riflessioni degli Autori partono da uno sfondo storico in cui la prigione antica e pre-illuminista ha rappresentato il ‘luogo’ di custodia del soggetto deviante – dove ‘custodire’ equivaleva a garantire un controllo sociale sugli individui e, di riflesso, una sicurezza sociale per la comunità – fino a pervenire ai contemporanei scenari in cui la sorveglianza digitale rappresenta la nuova frontiera del controllo. Il lento processo di alleggerimento della panoplia panoptica e lo sfaldarsi delle maglie rigide e serrate di un controllo disciplinare verticalizzato e gerarchico, esercitato in spazi segmentati e parcellizzati, ha lasciato il posto ad una forma di sorveglianza che esce fuori dagli spazi chiusi e architettonicamente funzionali a tali pratiche di appropriazione di abitudini e identità contrise, per guardare oltre la cortina di ferro del penitenziario, della caserma, delle istituzioni totali.

Nel delineare il mutevole percorso di definizione delle pratiche di sorveglianza, gli Autori hanno fatto emergere la poliedricità che le accompagna in una dimensione postmoderna, ora in balia di un dominio massificato esercitato dai big data e dai sistemi di analisi predittiva.

Informazioni sugli autori
ANDREA ANTONILLI è professore aggregato, docente di criminologia e vittimologia e di giustizia penale e prevenzione del crimine presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Tra i suoi interessi scientifici: l’evoluzione delle tecniche di controllo sociale, il rapporto tra nuove tecnologie e condotte devianti e criminali, i processi di insicurezza urbana e della paura del crimine e le strategie di prevenzione e contenimento del crimine.

IOLANDA ROMUALDI è dottoressa di ricerca in Studi Umanistici, titolo conseguito presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, discutendo una tesi sulla genesi e lo sviluppo dei sistemi penitenziari. Attualmente, è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale dove svolge la sua attività di studio e ricerca.

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