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Alessandra Pasolini, Marisa Porcu Gaias
Altari barocchi
L’intaglio ligneo in Sardegna dal Tardo Rinascimento al Barocco
Settori disciplinari:
L_ANT_08
L_ART_01
L_ART_02
L_ART_04


Isbn: 9788893921404
Pagine: 456
Anno di pubblicazione: 2019
Collana: Pubblicazioni Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali - Università degli Studi di Cagliari | Archeologia, Arte e Storia

Vengono messi a fuoco i principali protagonisti (artisti e artigiani, committenti e mercanti), la struttura delle botteghe ed il tessuto socio-economico, religioso e culturale che ha portato all’introduzione dei polittici rinascimentali italiani fino alla trasformazioni dell’età barocca e rococò, prolungando nel tempo l’apprezzamento di queste complesse ‘macchine’ lignee fino alla loro sostituzione con altari in marmi policromi intarsiati, di gusto ligure-lombardo, tra Sette ed Ottocento. Il repertorio iconografico mette in evidenza la presenza di un ampio patrimonio di statuaria lignea, di produzione locale e d’importazione prevalentemente campana, oltre che di dipinti. Il libro colma una lacuna della bibliografia storico-artistica e, pur nel rigore di un lavoro scientifico, si presenta di gradevole lettura anche per un pubblico di semplici appassionati d’arte.

Informazioni sugli autori
Alessandra Pasolini è docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Cagliari. I suoi interessi di ricerca vertono sulla scultura lignea e marmorea di età moderna in Sardegna, tra Italia meridionale e Spagna, la produzione orafa, la pittura locale e d’importazione, con particolare attenzione all’approfondimento di peculiari temi iconografici. Ha collaborato alla mostra Estofado de oro e al relativo catalogo (2001) e al tema dell’intaglio ligneo ha dedicato alcuni articoli, tra cui Ebanisti liguri nella Sardegna del ’700 (2005), El caballero de la orden de Santiago Salvatore Aymerich y Pietro Cavaro (2009), Il mercante ligure Giovan Francesco Savona, la cappella di Sant’Antonio di Padova ad Iglesias ed il retablo della Vergine del Parto (2011), Il Retablo del Rimedio nel Duomo di Oristano (2013), Il retablo di Ardara come riflesso della società della fine del XV secolo (2018). Ha curato la pubblicazione de I retabli sardo-catalani dalla fine del XV agli inizi del XVI secolo e il Maestro di Castelsardo (2013) e, con Rafaella Pilo, del volume Cagliari and Valencia during the Baroque Age. Essays on Art, History and Literature (2016). Con Marisa Porcu Gaias ha pubblicato Argenti di Sardegna. La produzione di argenti lavorati in Sardegna dal Medioevo al primo Ottocento (2016). Tra i suoi più recenti contributi: Investigaciónes sobre los santos, búsqueda de reliquias y crónica ilustrada: el rol de los pintores en la Sardegna del siglo XVII (2018), Paramenti sacri e altri arredi ex gesuitici nel Convitto Nazionale di Cagliari. Il patrimonio storico e artistico; Cagliari cabeça del Regno di Sardegna: i pubblici festeggiamenti per la traslazione dei corpi santi nel Santuario dei Martiri (1618); Il mare e i suoi santi patroni. Dipinti votivi e statue processionali (XVII secolo); Il gusto artistico dell’arcivescovo Francisco Desquivel (1605-1624); I santi della peste in Sardegna e nei territori della Corona d’Aragona (2019).

Marisa Porcu Gaias è ricercatrice autonoma di Storia dell’Arte e dell’Architettura in Sardegna e autrice di numerosi saggi e monografie. Tra i principali: le monografie Santa Maria di Betlem a Sassari (1993); Sassari. Storia architettonica e urbanistica dalle origini al 600 (1996); i saggi I sacri arredi di San Pietro di Silki, in San Pietro di Silki (1998); La chiesa della Conversione di San Paolo a Codrongianos (2000); La diffusione del gioiello nella Sardegna medioevale e moderna. I corredi delle classi dominanti e i “tesori” delle chiese, in Gioielli. Storia, linguaggio, religiosità dell’ornamento in Sardegna (2004); la monografia Il Museo diocesano di Sassari. Ori, argenti, paramenti; i saggi: Il palazzo dell’antico Studio, L’espansione novecentesca e gli edifici dell’ateneo in Storia dell’Università di Sassari, II (2010), I retabli maggiore e minore di Saccargia, in I 900 anni della basilica della SS. Trinità di Saccargia (2014). Con Alessandra Pasolini, ha pubblicato la monografia Argenti di Sardegna. La produzione degli argenti lavorati in Sardegna dal Medioevo all’Ottocento (2016). Gli ultimi suoi lavori sono il saggio Il retablo della Madonna del latte e gli affreschi seicenteschi di Nostra Signora del Regno di Ardara in Il Retablo Maggiore di Ardara. Cinquecento anni di storia, arte, fede (2018) e la monografia Corpi Santi. Culto e iconografia dei martiri turritani dal Medioevo all’Ottocento (2018). Ha inoltre collaborato alla mostra Estofado de oro e alla redazione del relativo catalogo col saggio Diffusione della scultura lignea e organizzazione delle botteghe artigiane a Sassari e nel Capo di Logudoro dal ’500 al primo ’700 e le schede relative (2001) e ha curato la mostra Imago Christi. Raffigurazioni del Cristo e argenti liturgici nell’Arcidiocesi turritana, redigendo gran parte del relativo catalogo (2007).

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