I saggi che compongono questo volume dedicato a Carlo Michelstaedter hanno per argomento: l’edizione critica del libro più importante e noto, La persuasionee la rettorica; l’opera in versi, solo recentemente oggetto di adeguata valutazione critica; la posizione nei confronti della tradizione letteraria italiana dell’Ottocento e del Novecento, da Leopardi a Magris attraverso Montale e Debenedetti; la famiglia e il rapporto mantenuto con Carlo anche dopo il suicidio; il senso del tempo e il confronto con l’Ecclesiaste del giovane e dotto scrittore.Il libro si inserisce nell’appassionato dibattito che ha caratterizzato il centenario della morte di Michelstaedter (17 ottobre 1910) e che ha ribadito la vitalità della sua opera e la singolarità della sua personalità ‘di confine’, «quasi a riconoscervi – scrive nel suo saggio Ernestina Pellegrini – prima di tutto un impeto profetico-protestatario sciolto da una totale osservanza dei vincoli del logos, un richiamo all’autenticità dell’“essere se stessi ” fuori dalle gabbie e dai sistemi “rettorici ” dei bisogni e dei falsi valori».
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