Ripercorrendo il tragitto compiuto durante il percorso di liberazione del territorio italiano, il volume affronta il tema della propaganda radiofonica – all’interno della quale la musica leggera giocò un ruolo fondamentale – nelle stazioni progressivamente riattivate dagli Alleati. Ma le vicende relative a quelle emittenti, l’attività che gravitava intorno alle radio e lo scandaglio della “fonosfera” che avvolse gli italiani fra l’8 settembre e la Liberazione, si trasformano anche in efficaci strumenti per individuare gran parte delle dinamiche che agitavano il Paese in quel periodo. In bilico tra le continuitàdell’anteguerra e le innovazioni repentine introdotte dagli anglo-americani, la “voce” della nuova radio italiana diventa così l’espressione di un nuovo sentire collettivo e intercettarla risulta un modo per sintonizzarsi sullo spirito di quel delicato momento di “transizione”. La riorganizzazione di una rete di stazioni liberate, infatti, diviene in quei mesi un elemento importante per laricomposizione di una vita unitaria del Paese e non a caso, subito dopo la Liberazione, quello della radiofonia italiana sarà uno dei primi cantieri aperti nel lavoro di ricostruzione nazionale.
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