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Ruggero Campi
Andavo a 100 all'ora
...e mi sembrava di volare
Isbn: 9788893925761
Pagine: 392
Anno di pubblicazione: 2024
Collana: Raccontare l'Umbria. Narrazioni dai territori
È sempre l’automobile la fonte inesauribile a cui Ruggero Campi attinge per trasmettere emozioni, sensazioni di un mondo, quello della mobilità, il quale, checché se ne dica, interessa tutti. Attraverso la rubrica “Autofocus” l’Autore ha continuato ad avere colloqui con i lettori del “Messaggero”, addirittura con la stessa automobile alla quale scrive una lettera d’amore, tentando di tenere viva e, in un certo senso, colorare, la figura dell’automobilista modello, spiritoso, impacciato ma sempre rispettoso delle regole. Sullo sfondo non mancano ricordi di officine, luoghi, personaggi illustri, amici e meccanici, quest’ultimi capaci di capire il linguaggio del motore che a suo modo timidamente a loro si rivolge con i classici rumori e borbottii; ed ecco allora che entrano in scena severi sacerdoti, Don Brillantina, Vigili integerrimi, Caputo, carburatoristi d’eccezione, Fabbroni, Clementi…, così come i maghi della meccanica, Pucciarini, Castellani, Marchetti, Santilli, in grado di vitaminizzare qualsiasi vettura. L’arco temporale in cui i racconti si sono succeduti è caratterizzato anche dal Covid e in diverse occasioni si percepisce l’amarezza di quel periodo delicato, ove anche l’automobilista ha dovuto fare la sua parte. Non mancano consigli, considerazioni sui vecchi e nuovi modelli di automobili, sul motorismo storico così come lo scetticismo nei confronti della mobilità alla spina, elettrica. Le stoccate alla pubblica amministrazione, chiamata ripetutamente in causa sullo stato delle strade, della Ciclabile Assisi-Spoleto completa l’attenzione alla mobilità sventolando sempre la bandiera del rispetto reciproco. Spesso conclude invitando i lettori a meditare e alterna – con amore – la mobilità in bicicletta, quella lenta, bicicletta che, insieme all’amata (l’automobile) costituisce la sua fedele compagna. Come in “Metà super Metà normale”, conviene allacciare le cinture e avventurarsi in un nuovo viaggio che non deluderà andando alla velocità che ogni epoca ha fatto propria, come il titolo vuol far intendere blen blen blen, ye,ye,ye.
Informazioni sull'autore
Dottore commercialista, Ruggero Campi è nato a Perugia, dove vive e lavora. Quella per le automobili è la sua passione di una vita, insieme a quella per la bicicletta da corsa.
Andavo a 100 all'ora
Isbn: 9788893925761
Pagine: 392
Anno di pubblicazione: 2024
Collana: Raccontare l'Umbria. Narrazioni dai territori
€ 20,00
È sempre l’automobile la fonte inesauribile a cui Ruggero Campi attinge per trasmettere emozioni, sensazioni di un mondo, quello della mobilità, il quale, checché se ne dica, interessa tutti. Attraverso la rubrica “Autofocus” l’Autore ha continuato ad avere colloqui con i lettori del “Messaggero”, addirittura con la stessa automobile alla quale scrive una lettera d’amore, tentando di tenere viva e, in un certo senso, colorare, la figura dell’automobilista modello, spiritoso, impacciato ma sempre rispettoso delle regole. Sullo sfondo non mancano ricordi di officine, luoghi, personaggi illustri, amici e meccanici, quest’ultimi capaci di capire il linguaggio del motore che a suo modo timidamente a loro si rivolge con i classici rumori e borbottii; ed ecco allora che entrano in scena severi sacerdoti, Don Brillantina, Vigili integerrimi, Caputo, carburatoristi d’eccezione, Fabbroni, Clementi…, così come i maghi della meccanica, Pucciarini, Castellani, Marchetti, Santilli, in grado di vitaminizzare qualsiasi vettura. L’arco temporale in cui i racconti si sono succeduti è caratterizzato anche dal Covid e in diverse occasioni si percepisce l’amarezza di quel periodo delicato, ove anche l’automobilista ha dovuto fare la sua parte. Non mancano consigli, considerazioni sui vecchi e nuovi modelli di automobili, sul motorismo storico così come lo scetticismo nei confronti della mobilità alla spina, elettrica. Le stoccate alla pubblica amministrazione, chiamata ripetutamente in causa sullo stato delle strade, della Ciclabile Assisi-Spoleto completa l’attenzione alla mobilità sventolando sempre la bandiera del rispetto reciproco. Spesso conclude invitando i lettori a meditare e alterna – con amore – la mobilità in bicicletta, quella lenta, bicicletta che, insieme all’amata (l’automobile) costituisce la sua fedele compagna. Come in “Metà super Metà normale”, conviene allacciare le cinture e avventurarsi in un nuovo viaggio che non deluderà andando alla velocità che ogni epoca ha fatto propria, come il titolo vuol far intendere blen blen blen, ye,ye,ye.
Informazioni sull'autore
Dottore commercialista, Ruggero Campi è nato a Perugia, dove vive e lavora. Quella per le automobili è la sua passione di una vita, insieme a quella per la bicicletta da corsa.
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