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Francesco Girolmoni
"I ragazzi che ascoltavano la radio"
Una generazione tra Fascismo, Resistenza e scelta repubblicana 1922-1946
Isbn: 9788893924504
Pagine: 264
Anno di pubblicazione: 2023
Collana: Storia e storie dell'Umbria
U no spaccato di storia nazionale di quarant’anni è quanto ci offre la lettura di questo volume che ha inizio con la Marcia su Roma nel 1922 per concludersi con il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946. Gli avvenimenti narrati non sono riconducibili esclusivamente all’ambito locale, ma si aprono anche a scenari europei ed extraeuropei: la guerra di Libia, quella nei Balcani, il fronte russo, in definitiva tutti quei paesi coinvolti dal secondo conflitto mondiale. Il contenuto dell’indagine è visto dalla prospettiva del mondo scolastico e dunque da quei “ragazzi che ascoltavano la radio”, circa tre milioni di alunni italiani, che all’inizio degli anni Trenta sono entrati in contatto con uno strumento che comunicherà loro non solamente contenuti didattici ma anche fatti legati alle vicende belliche in corso, subendo inoltre quell’indottrinamento politico imposto dal Fascismo. Caduto il progetto imperialistico di Mussolini, dopo la fine della guerra l’Italia torna padrona del proprio destino. Le elezioni politiche e il referendum apriranno la strada ai sogni e alle speranze degli italiani avviati verso una nuova fase storica del Paese, non priva comunque di incognite e incertezze.
Informazioni sull'autore
Francesco Girolmoni, laureato in Lingua e Letteratura francese, lavora presso la Biblioteca e l’Archivio storico di Magione. A seguito del recupero del fondo bibliografico Aganoor Pompilj si è dedicato alla promozione del Premio letterario “Vittoria Aganoor Pompilj”. Nel 2006 e nel 2011 è tra i curatori della I° e II° edizione dell’antologia epistolare Mio caro amico vi porgo le mani correlata al Premio. Autore del catalogo della mostra Dall’Archivio alla città. Magione tra ’800 e ’900: aspetti urbanistici e sociali (Soprintendenza archivistica per l’Umbria, 2003), ha promosso per 20 anni la didattica d’archivio presso la locale Scuola media. Nel 2007 è stata pubblicata la sua trascrizione del manoscritto Bartolomeo Borghi. Notizie appartenenti alla Storia Naturale del Lago Trasimeno oggi detto di Perugia 1777. Ha partecipato con un suo saggio alla pubblicazione Vittoria Aganoor e Guido Pompilj. Un romantico e tragico amore di primo Novecento sul Lago Trasimeno (Sopr. Arch. per l’Umbria, 2010). Insieme a Gianfranco Zampetti ha curato il volume L’Italia s’è desta… Magione, dai moti del 1848 a Roma Capitale (Futura, 2011). Con Francesca Rinchi ha realizzato il catalogo della mostra Tusciae Antiquae Descriptio. Il Trasimeno e la Valdichiana nella Raccolta Paolo Gnerucci (2012). È coautore con Lorena Beneduce del libro Per chi suona la campanella. La scuola nel territorio di Magione dalla Belle Époque alla tragedia della Grande Guerra (Morlacchi Ed., 2017). Sempre per Morlacchi Ed. è autore dei volumi Nella terra di Magione. Mutamenti urbanistici e sociali nell’Ottocento (2018) e Carta, penna e “calamaio”. Scuola ed istruzione popolare a Magione e nel suo territorio comunale nel XIX secolo (2019).
"I ragazzi che ascoltavano la radio"
Isbn: 9788893924504
Pagine: 264
Anno di pubblicazione: 2023
Collana: Storia e storie dell'Umbria
€ 16,00
U no spaccato di storia nazionale di quarant’anni è quanto ci offre la lettura di questo volume che ha inizio con la Marcia su Roma nel 1922 per concludersi con il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946. Gli avvenimenti narrati non sono riconducibili esclusivamente all’ambito locale, ma si aprono anche a scenari europei ed extraeuropei: la guerra di Libia, quella nei Balcani, il fronte russo, in definitiva tutti quei paesi coinvolti dal secondo conflitto mondiale. Il contenuto dell’indagine è visto dalla prospettiva del mondo scolastico e dunque da quei “ragazzi che ascoltavano la radio”, circa tre milioni di alunni italiani, che all’inizio degli anni Trenta sono entrati in contatto con uno strumento che comunicherà loro non solamente contenuti didattici ma anche fatti legati alle vicende belliche in corso, subendo inoltre quell’indottrinamento politico imposto dal Fascismo. Caduto il progetto imperialistico di Mussolini, dopo la fine della guerra l’Italia torna padrona del proprio destino. Le elezioni politiche e il referendum apriranno la strada ai sogni e alle speranze degli italiani avviati verso una nuova fase storica del Paese, non priva comunque di incognite e incertezze.
Informazioni sull'autore
Francesco Girolmoni, laureato in Lingua e Letteratura francese, lavora presso la Biblioteca e l’Archivio storico di Magione. A seguito del recupero del fondo bibliografico Aganoor Pompilj si è dedicato alla promozione del Premio letterario “Vittoria Aganoor Pompilj”. Nel 2006 e nel 2011 è tra i curatori della I° e II° edizione dell’antologia epistolare Mio caro amico vi porgo le mani correlata al Premio. Autore del catalogo della mostra Dall’Archivio alla città. Magione tra ’800 e ’900: aspetti urbanistici e sociali (Soprintendenza archivistica per l’Umbria, 2003), ha promosso per 20 anni la didattica d’archivio presso la locale Scuola media. Nel 2007 è stata pubblicata la sua trascrizione del manoscritto Bartolomeo Borghi. Notizie appartenenti alla Storia Naturale del Lago Trasimeno oggi detto di Perugia 1777. Ha partecipato con un suo saggio alla pubblicazione Vittoria Aganoor e Guido Pompilj. Un romantico e tragico amore di primo Novecento sul Lago Trasimeno (Sopr. Arch. per l’Umbria, 2010). Insieme a Gianfranco Zampetti ha curato il volume L’Italia s’è desta… Magione, dai moti del 1848 a Roma Capitale (Futura, 2011). Con Francesca Rinchi ha realizzato il catalogo della mostra Tusciae Antiquae Descriptio. Il Trasimeno e la Valdichiana nella Raccolta Paolo Gnerucci (2012). È coautore con Lorena Beneduce del libro Per chi suona la campanella. La scuola nel territorio di Magione dalla Belle Époque alla tragedia della Grande Guerra (Morlacchi Ed., 2017). Sempre per Morlacchi Ed. è autore dei volumi Nella terra di Magione. Mutamenti urbanistici e sociali nell’Ottocento (2018) e Carta, penna e “calamaio”. Scuola ed istruzione popolare a Magione e nel suo territorio comunale nel XIX secolo (2019).
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