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Claudia Bianchini
L’echeggiante silenzio delle chimere
Isbn: 9788889422717
Collana: In versi
La cultura è espressione dell’anima, la finitezza umana che si fa infinita e immensamente si espande lungo il tempo precario e fugace, il quale di fronte ad essa, che si innalza con ali vigorose oltre gli orizzonti, muta, diviene assoluto e perenne.
La cultura è la tensione ininterrotta che domina l’uomo, un continuo bramare la luce che vive nel cuore delle nuvole: essa esiste; tuttavia solo in un momento raro e prezioso ci è consentito scorgerla e mai ne avremo pieno possesso.
È amore sterminato ed estremo.
La cultura è turbamento e calma, trepidazione e controllo, inquietudine e lucidità, nasce dalla mancanza, dalla privazione, dalla completa povertà e provoca il violento desiderio di Verità: bella ed eterna. Gli animi sensibili si nutrono di arte, di poesia: ne sono arricchiti e, nello stupore che danza insieme alla meraviglia, in un caos ordinato di forme luminose, fragili e indefinite, si inebriano e godono del sole che esplode, delle stelle che si incendiano.
Ho incontrato un poeta senza volto e nome, in un sogno sfumato: le sue parole spiccavano nell’atmosfera, pallida e tenue, come lampi rossi.
dall'Introduzione
L’echeggiante silenzio delle chimere
Isbn: 9788889422717
Collana: In versi
€ 7,00
La cultura è espressione dell’anima, la finitezza umana che si fa infinita e immensamente si espande lungo il tempo precario e fugace, il quale di fronte ad essa, che si innalza con ali vigorose oltre gli orizzonti, muta, diviene assoluto e perenne.
La cultura è la tensione ininterrotta che domina l’uomo, un continuo bramare la luce che vive nel cuore delle nuvole: essa esiste; tuttavia solo in un momento raro e prezioso ci è consentito scorgerla e mai ne avremo pieno possesso.
È amore sterminato ed estremo.
La cultura è turbamento e calma, trepidazione e controllo, inquietudine e lucidità, nasce dalla mancanza, dalla privazione, dalla completa povertà e provoca il violento desiderio di Verità: bella ed eterna. Gli animi sensibili si nutrono di arte, di poesia: ne sono arricchiti e, nello stupore che danza insieme alla meraviglia, in un caos ordinato di forme luminose, fragili e indefinite, si inebriano e godono del sole che esplode, delle stelle che si incendiano.
Ho incontrato un poeta senza volto e nome, in un sogno sfumato: le sue parole spiccavano nell’atmosfera, pallida e tenue, come lampi rossi.
dall'Introduzione
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