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Paolo Ferrante, Connie Sciacca
Oltre lo sguardo e la mente
Isbn: 9788893923729
Pagine: 94
Anno di pubblicazione: 2022
Collana: In versi
I testi di Paolo Ferrante che accompagnano la pittura di Connie Sciacca si aprono con il primo Capitolo, L’Apocalisse, dei quattro che lo compongono e con la citazione del ventiduesimo capitolo dell’ultimo libro del Nuovo Testamento e della Bibbia, il più misterioso, il più affascinante. La prima poesia, Albero della Vita, è un dialogo ritmato dall’anafora “dimmi” che ritorna all’inizio dei versi: è una richiesta o un’invocazione affinché l’uomo possa nutrirsi dei suoi frutti. Ma è anche una speranza. La lotta dell’uomo per la giustizia, per la verità e per il bene è condizionata dalla sua natura fallibile; vorrebbe farsi giudice del bene e del male ma la responsabilità è tremenda, non può farcela da solo. Per questo quell’albero è così importante, è un continuo richiamo alla sua forza vitale, alla vittoria del bene sul male, alla vittoria della vita sulla morte. Le opere di Connie Sciacca e, di conseguenza, gli scritti di Paolo Ferrante si muovono in questa direzione.
Informazioni sugli autori
Connie Sciacca nasce a Catania, dove vive e opera. Ha studiato Sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania. Inizia l’apprendimento delle tecniche pittoriche presso gli studi di affermati Maestri siciliani, in seguito approfonditi all’Accademia delle Belle Arti di Catania. Dalla costante ricerca di una consapevolezza espressiva, di un linguaggio armonico e ricco di significato, travalicando il limite della realtà, approda alla pittura che Lei definisce “astrazione formale”, in linea con la corrente metafisica e surreale. Di Lei hanno scritto, tra gli altri, i critici Paolo Levi, Vittorio Sgarbi, Giorgio Gregorio Grasso, Franco Bulfarini, Maria Teresa Prestigiacomo, Jolanda Scelfo, Luigi Cerruti, Eleonora Continelli, Carla D’Aquino, Jean François Pugliese. È presente in alcuni annuari e riviste d’arte contemporanea, tra cui: «Artisti», «L’élite», «Nowart», «La Divina Commedia (illustrata da artisti)» e siti artistici. Ha partecipato a numerosi eventi espositivi in Italia e all’estero: Parigi, Bruxelles, Ginevra, Roma, Brera, Venezia, Padova, Salerno, Ischia, Taormina, Catania e molti altri. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, tra cui: Oregon (Stati Uniti), Ginevra, Verona, Venezia, Padova, Ferrara, Firenze, Catania, Musei e Comuni.
Paolo Ferrante nasce a Castrofilippo (AG) dove trascorre la prima infanzia. Il curriculum scolastico lo vede impegnato in diverse città d’Italia. Consegue il Dottorato in Sacra Teologia con la specializzazione in Mariologia presso la Pontificia Facoltà “Marianum” di Roma. Oggi insegna Religione presso l’I.I.S. “L. Cobianchi” di Verbania. È attivo in gruppi legati all’universo letterario della narrazione, del teatro e delle arti visive. Tra le diverse pubblicazioni segnaliamo: La pietà mariana nella Diocesi di Agrigento (dal Concilio di Trento alle soglie del Concilio Vaticano II), Agrigento 1991; Lucia Genovesi. Sale della terra e luce del mondo, Milano 2006. Laogai. Una mostra a Verbania sui gulag cinesi, Milano 2009. Con Aletti Editore vanta diverse pubblicazioni, tra queste, due testi poetici e uno teatrale: Amore silente (2010); Lacrime e speranze, in Etesia, (2014); LiuXiaobo. Una voce per la libertà, scritto con Cinzia Mupo (2015). Per Morlacchi Editore ha pubblicato Dieci storie, tutte di seguito, Perugia 2016.
Oltre lo sguardo e la mente
Isbn: 9788893923729
Pagine: 94
Anno di pubblicazione: 2022
Collana: In versi
€ 15,00
I testi di Paolo Ferrante che accompagnano la pittura di Connie Sciacca si aprono con il primo Capitolo, L’Apocalisse, dei quattro che lo compongono e con la citazione del ventiduesimo capitolo dell’ultimo libro del Nuovo Testamento e della Bibbia, il più misterioso, il più affascinante. La prima poesia, Albero della Vita, è un dialogo ritmato dall’anafora “dimmi” che ritorna all’inizio dei versi: è una richiesta o un’invocazione affinché l’uomo possa nutrirsi dei suoi frutti. Ma è anche una speranza. La lotta dell’uomo per la giustizia, per la verità e per il bene è condizionata dalla sua natura fallibile; vorrebbe farsi giudice del bene e del male ma la responsabilità è tremenda, non può farcela da solo. Per questo quell’albero è così importante, è un continuo richiamo alla sua forza vitale, alla vittoria del bene sul male, alla vittoria della vita sulla morte. Le opere di Connie Sciacca e, di conseguenza, gli scritti di Paolo Ferrante si muovono in questa direzione.
Informazioni sugli autori
Connie Sciacca nasce a Catania, dove vive e opera. Ha studiato Sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania. Inizia l’apprendimento delle tecniche pittoriche presso gli studi di affermati Maestri siciliani, in seguito approfonditi all’Accademia delle Belle Arti di Catania. Dalla costante ricerca di una consapevolezza espressiva, di un linguaggio armonico e ricco di significato, travalicando il limite della realtà, approda alla pittura che Lei definisce “astrazione formale”, in linea con la corrente metafisica e surreale. Di Lei hanno scritto, tra gli altri, i critici Paolo Levi, Vittorio Sgarbi, Giorgio Gregorio Grasso, Franco Bulfarini, Maria Teresa Prestigiacomo, Jolanda Scelfo, Luigi Cerruti, Eleonora Continelli, Carla D’Aquino, Jean François Pugliese. È presente in alcuni annuari e riviste d’arte contemporanea, tra cui: «Artisti», «L’élite», «Nowart», «La Divina Commedia (illustrata da artisti)» e siti artistici. Ha partecipato a numerosi eventi espositivi in Italia e all’estero: Parigi, Bruxelles, Ginevra, Roma, Brera, Venezia, Padova, Salerno, Ischia, Taormina, Catania e molti altri. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, tra cui: Oregon (Stati Uniti), Ginevra, Verona, Venezia, Padova, Ferrara, Firenze, Catania, Musei e Comuni.
Paolo Ferrante nasce a Castrofilippo (AG) dove trascorre la prima infanzia. Il curriculum scolastico lo vede impegnato in diverse città d’Italia. Consegue il Dottorato in Sacra Teologia con la specializzazione in Mariologia presso la Pontificia Facoltà “Marianum” di Roma. Oggi insegna Religione presso l’I.I.S. “L. Cobianchi” di Verbania. È attivo in gruppi legati all’universo letterario della narrazione, del teatro e delle arti visive. Tra le diverse pubblicazioni segnaliamo: La pietà mariana nella Diocesi di Agrigento (dal Concilio di Trento alle soglie del Concilio Vaticano II), Agrigento 1991; Lucia Genovesi. Sale della terra e luce del mondo, Milano 2006. Laogai. Una mostra a Verbania sui gulag cinesi, Milano 2009. Con Aletti Editore vanta diverse pubblicazioni, tra queste, due testi poetici e uno teatrale: Amore silente (2010); Lacrime e speranze, in Etesia, (2014); LiuXiaobo. Una voce per la libertà, scritto con Cinzia Mupo (2015). Per Morlacchi Editore ha pubblicato Dieci storie, tutte di seguito, Perugia 2016.
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