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Marilena Moretti Badolato
Come guida(re) un’emozione
Nel libro si descrive la fisicità di alcune città umbre, non solo per l’orografia del territorio o per gli splendidi monumenti e le opere d’arte che ad ogni passo accompagnano il visitatore, ma per recuperare quel “sentimento dell’osservare”: quando le loro pietre mutano colore, o quando se ne ammirano i pregiati manufatti che sopravvivono ai secoli, quando si assaporano le diverse creazioni gastronomiche o ci si accorge delle varie flessioni dialettali, in così piccola regione, tanto dissimili tra loro. Tutte queste curiosità minori, rispetto certo alla grandiosità delle opere d’arte che muovono il turista sensibile e appassionato, sicuramente possono contribuire ad una visione più ampia, e forse più universale, di un sentire comune. Perugia, Assisi, Gubbio, Città di Castello, Foligno, Todi, Spoleto, Norcia e il Lago Trasimeno, sono descritte non dal punto di vista dei monumenti, ma da quello delle emozioni che ognuno di questi luoghi può trasmettere. Complici i loro colori, profumi, sentimenti, idee, fisicità, ingredienti. E la musica, poche righe, che vuole penetrare ogni “realtà cittadina” in un modo individuato a lei peculiare. Solo un elenco allora diventeranno le fantastiche costruzioni etrusche, romane, longobarde, medievali, delle mura delle chiese delle case. L’anno mille è ovunque, vestigia di sempre oggi mescolate a suggestive intuizioni del duemila: le metropolitane di superficie, il Minimetrò fantastico giocattolo rosso di Jean Nouvel che dal 2008 corre su binari che salgono e scendono, i Musei di Arte Moderna o i Giotto tridimensionali, tu e Lui così vicini. Questa è l’Umbria di oggi. Di guide ufficiali ce ne sono tante, questa è una guida di vento, di colori, di profumi, di sapori, di suoni, di sensazioni forti. Ma anche di competenze, di studi e conoscenze del proprio Territorio dal punto di vista gastronomico, del gusto. E di affetto per Lui.
Vedere una regione non basta, bisogna anche ascoltarla e gustarla. (Michel Onfray)
L’autrice ringrazia: Paola Scarponi, Luana Cenciaioli, Raffaella Bartolucci Cesaretti, Giuseppe Cenci, Romanella Gentili Bistoni, Giuseppina Massi Benedetti Mantucci; Jacopo de’ Benedetti (Jacopone da Todi), Giuliana Batta, Ernesto Tiberi, Umberto Raponi, Luciana Bartella.
Informazioni sull'autore
Marilena Moretti Badolato (perugina Doc, e la C sta per Cioccolato) è da sempre appassionata gastronoma e presiede da molti anni la Delegazione perugina del Club Internazionale del Fornello di Rivalta (Pc).
Studiosa della cultura del tè, una bevanda-alimento il cui gusto l’accompagna sin da bambina, inaugura un percorso altamente innovativo con la creazione di miscele originali (le più famose il Moijtè 2007 e il Maribell) e, a seguire, con i Cocktè (cocktail al tè bianco e verde abbinati a spumanti italiani o a Martini) e i Chocotè (cioccolato fuso in tè aromatizzati), in cui perfeziona la contaminazione tra le varie bevande in degustazioni sensoriali tecno-emozionali.
Recentemente ha sperimentato tè e incontri enogastronomici a tema legati all’arte, alla moda, alla musica, sempre nel segno della “tecnica emozionale”, dove le sensazioni gustative rappresentano l’atto fi nale di un percorso sensoriale complesso e completo.
Come guida(re) un’emozione
Disponibile anche in formato e-book
Nel libro si descrive la fisicità di alcune città umbre, non solo per l’orografia del territorio o per gli splendidi monumenti e le opere d’arte che ad ogni passo accompagnano il visitatore, ma per recuperare quel “sentimento dell’osservare”: quando le loro pietre mutano colore, o quando se ne ammirano i pregiati manufatti che sopravvivono ai secoli, quando si assaporano le diverse creazioni gastronomiche o ci si accorge delle varie flessioni dialettali, in così piccola regione, tanto dissimili tra loro. Tutte queste curiosità minori, rispetto certo alla grandiosità delle opere d’arte che muovono il turista sensibile e appassionato, sicuramente possono contribuire ad una visione più ampia, e forse più universale, di un sentire comune. Perugia, Assisi, Gubbio, Città di Castello, Foligno, Todi, Spoleto, Norcia e il Lago Trasimeno, sono descritte non dal punto di vista dei monumenti, ma da quello delle emozioni che ognuno di questi luoghi può trasmettere. Complici i loro colori, profumi, sentimenti, idee, fisicità, ingredienti. E la musica, poche righe, che vuole penetrare ogni “realtà cittadina” in un modo individuato a lei peculiare. Solo un elenco allora diventeranno le fantastiche costruzioni etrusche, romane, longobarde, medievali, delle mura delle chiese delle case. L’anno mille è ovunque, vestigia di sempre oggi mescolate a suggestive intuizioni del duemila: le metropolitane di superficie, il Minimetrò fantastico giocattolo rosso di Jean Nouvel che dal 2008 corre su binari che salgono e scendono, i Musei di Arte Moderna o i Giotto tridimensionali, tu e Lui così vicini. Questa è l’Umbria di oggi. Di guide ufficiali ce ne sono tante, questa è una guida di vento, di colori, di profumi, di sapori, di suoni, di sensazioni forti. Ma anche di competenze, di studi e conoscenze del proprio Territorio dal punto di vista gastronomico, del gusto. E di affetto per Lui.
Vedere una regione non basta, bisogna anche ascoltarla e gustarla. (Michel Onfray)
L’autrice ringrazia: Paola Scarponi, Luana Cenciaioli, Raffaella Bartolucci Cesaretti, Giuseppe Cenci, Romanella Gentili Bistoni, Giuseppina Massi Benedetti Mantucci; Jacopo de’ Benedetti (Jacopone da Todi), Giuliana Batta, Ernesto Tiberi, Umberto Raponi, Luciana Bartella.
Informazioni sull'autore
Marilena Moretti Badolato (perugina Doc, e la C sta per Cioccolato) è da sempre appassionata gastronoma e presiede da molti anni la Delegazione perugina del Club Internazionale del Fornello di Rivalta (Pc).
Studiosa della cultura del tè, una bevanda-alimento il cui gusto l’accompagna sin da bambina, inaugura un percorso altamente innovativo con la creazione di miscele originali (le più famose il Moijtè 2007 e il Maribell) e, a seguire, con i Cocktè (cocktail al tè bianco e verde abbinati a spumanti italiani o a Martini) e i Chocotè (cioccolato fuso in tè aromatizzati), in cui perfeziona la contaminazione tra le varie bevande in degustazioni sensoriali tecno-emozionali.
Recentemente ha sperimentato tè e incontri enogastronomici a tema legati all’arte, alla moda, alla musica, sempre nel segno della “tecnica emozionale”, dove le sensazioni gustative rappresentano l’atto fi nale di un percorso sensoriale complesso e completo.
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