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Renato Morelli
Stagioni di Sehnsucht
(Dictée sans pensée)
Isbn: 9788893923095
Pagine: 36
Anno di pubblicazione: 2021
Collana: In versi
«Morelli ci conduce con i suoi versi in un viaggio nello spazio-tempo della poesia, dai lirici greci fino alle forme più sperimentali della contemporaneità e lo fa abilmente, portando con sé – in questo fluire di suggestioni – gli echi dei poeti con i quali colloquia da sempre, lasciandoli – di tanto in tanto – parlare nelle loro lingue, nella loro intraducibilità. E tra intraducibilità e irriducibilità si compone la scrittura di Morelli: è intraducibile nel senso che non può essere svelata nella sua moltitudine di sensi e richiami e irriducibile perché esce dai canoni della poesia italiana per diventare materia viva sottratta alla forma codificata. E intraducibile, nella sua complessità è la stessa parola chiave del titolo Sehnsucht, emblema di buona parte del Romanticismo europeo, che in Morelli finisce per assumere una diversa connotazione come esplica nel testo Aprile: “anelito verso qualcosa di mai attinto / ricerca di qualcosa di indefinito nel futuro, / desiderio del desiderio inconsolabile, / desiderio per non si sa di che cosa”».
Informazioni sull'autore
Renato Morelli (Roma 1937), ha vissuto l’avanguardia pittorica romana negli anni cinquanta/sessanta del secolo passato, a fianco degli “umbri” Leoncillo, De Gregorio, Raspi e Marignoli, di Giovanni Ciangottini, dello scultore Colla e dei sudamericani Cruz Dies, Peralta e Teran. Alla fine degli anni sessanta a Napoli, a contatto con Lucio Del Pezzo, isolato peraltro nell’esperienza bancaria, inizia una feconda attività letteraria producendo alcuni quaderni di liriche, svariati racconti brevi e alcune piéces teatrali. Tornato a Roma e poi a Firenze, ha vissuto un periodo intenso di elaborazione intellettuale con Daniella Leonardi, Oreste Scalzone politico, Alberto Brandt e Pedro Teran pittori, Renate Spiethoff e Giulio De Leo interior designers. Negli anni seguenti ha dato alle stampe la plaquette “P.V.C.” con la prefazione di Vasco Bernardini con il quale ha di seguito pubblicato il libro Il Gorini, furti e mestieri, sullo storico personaggio della Perugia vecchia. A questi testi sono seguiti Vietato vietare insieme a Francesco Curto, T-Cote-Cote e Arcipelago della Malinconia con la presentazione di Enrico Cerquiglini, Ondula con la presentazione di Gabriella Bianchi. Nel 2011 per la casa editrice F. Fabbri, ha pubblicato un’autobiografia dal titolo Racconti della Valcinella. È del 1995 Cadenza d’inganno, importante produzione poetica, che è stata in forse dall’essere pubblicata da editori vari che poi non si sono palesati e che presenta un’esaustiva presentazione del poeta Francesco Curto dal titolo “L’arte di R.M. e i nostri giorni”. Dello stesso volume esiste un’importante relazione di Sandro Allegrini, docente di Lettere, scrittore e noto oratore, dal titolo “Umanità e disperazione negli scritti di R.M.”; in via di pubblicazione è il libro di racconti brevi Annales e un libro di poesie dal titolo Agua de seltz.
Stagioni di Sehnsucht
Isbn: 9788893923095
Pagine: 36
Anno di pubblicazione: 2021
Collana: In versi
€ 9,00
«Morelli ci conduce con i suoi versi in un viaggio nello spazio-tempo della poesia, dai lirici greci fino alle forme più sperimentali della contemporaneità e lo fa abilmente, portando con sé – in questo fluire di suggestioni – gli echi dei poeti con i quali colloquia da sempre, lasciandoli – di tanto in tanto – parlare nelle loro lingue, nella loro intraducibilità. E tra intraducibilità e irriducibilità si compone la scrittura di Morelli: è intraducibile nel senso che non può essere svelata nella sua moltitudine di sensi e richiami e irriducibile perché esce dai canoni della poesia italiana per diventare materia viva sottratta alla forma codificata. E intraducibile, nella sua complessità è la stessa parola chiave del titolo Sehnsucht, emblema di buona parte del Romanticismo europeo, che in Morelli finisce per assumere una diversa connotazione come esplica nel testo Aprile: “anelito verso qualcosa di mai attinto / ricerca di qualcosa di indefinito nel futuro, / desiderio del desiderio inconsolabile, / desiderio per non si sa di che cosa”».
Dalla Prefazione di Enrico Cerquiglini
Informazioni sull'autore
Renato Morelli (Roma 1937), ha vissuto l’avanguardia pittorica romana negli anni cinquanta/sessanta del secolo passato, a fianco degli “umbri” Leoncillo, De Gregorio, Raspi e Marignoli, di Giovanni Ciangottini, dello scultore Colla e dei sudamericani Cruz Dies, Peralta e Teran. Alla fine degli anni sessanta a Napoli, a contatto con Lucio Del Pezzo, isolato peraltro nell’esperienza bancaria, inizia una feconda attività letteraria producendo alcuni quaderni di liriche, svariati racconti brevi e alcune piéces teatrali. Tornato a Roma e poi a Firenze, ha vissuto un periodo intenso di elaborazione intellettuale con Daniella Leonardi, Oreste Scalzone politico, Alberto Brandt e Pedro Teran pittori, Renate Spiethoff e Giulio De Leo interior designers. Negli anni seguenti ha dato alle stampe la plaquette “P.V.C.” con la prefazione di Vasco Bernardini con il quale ha di seguito pubblicato il libro Il Gorini, furti e mestieri, sullo storico personaggio della Perugia vecchia. A questi testi sono seguiti Vietato vietare insieme a Francesco Curto, T-Cote-Cote e Arcipelago della Malinconia con la presentazione di Enrico Cerquiglini, Ondula con la presentazione di Gabriella Bianchi. Nel 2011 per la casa editrice F. Fabbri, ha pubblicato un’autobiografia dal titolo Racconti della Valcinella. È del 1995 Cadenza d’inganno, importante produzione poetica, che è stata in forse dall’essere pubblicata da editori vari che poi non si sono palesati e che presenta un’esaustiva presentazione del poeta Francesco Curto dal titolo “L’arte di R.M. e i nostri giorni”. Dello stesso volume esiste un’importante relazione di Sandro Allegrini, docente di Lettere, scrittore e noto oratore, dal titolo “Umanità e disperazione negli scritti di R.M.”; in via di pubblicazione è il libro di racconti brevi Annales e un libro di poesie dal titolo Agua de seltz.
Detesto svegliarmi alla mattina: mi rovina tutta la giornata.
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