Nell’età postmoderna è mutato il significato di educazione ed il rapporto tra educazione e formazione, in quanto si sono trasformati i paradigmi dell’analisi sociale attraverso un progressivo spostamento dell’attenzione dall’uomo alla società. La tematica del rapporto tra l’influenza dello sviluppo tecno-socio-economico e l’alta formazione si presta utilmente ad una duplicità di ambiti d’analisi reciproca: l’aspetto teorico, ove lo studio dei modelli contemporanei della “sociologia dell’educazione” costituisce un indispensabile terreno alla costruzione dei nuovi paradigmi interpretativi del rapporto tra società ed educazione; il piano pratico-operativo, attraverso lo studio del dibattito, ad oggi ancora aperto, sulle riforme in atto nel mondo dell’alta formazione. Partendo dall’incerta definizione di New Economy, di tecnologia e dai sottesi rapporti tra educazione e formazione, la trattazione si snoda attraverso l’analisi dei nuovi valori culturali della formazione nella società postmoderna, in una molteplicità di riflessioni che denunciano l’estrema complessità ed articolazione della tematica. Molti interrogativi rimangono ancora aperti sulla futura possibilità degli intenti formativi di contribuire al cambiamento in atto nella molteplicità dei soggetti collettivi e nelle risorse umane. La Scuola, le Università nelle loro varie articolazioni, anche alla luce delle riforme introdotte e in divenire, sono chiamate a rispondere all’emergenza di bisogni nuovi, inediti, negli scenari che precedono il nuovo corso della postmodernità. Gli esiti saranno espliciti tra qualche anno, ma appare già chiaro come non sia facile incidere sulla struttura dell’assetto curriculare e dare risposte, come contenuti e metodi, di teaching sociology o, forse, di buona sintonia sul registro della consapevolezza intellettuale.
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