Studi e testi 1
Queste «Lectures, lezioni e ricerche di musicologia» vengono licenziate alle stampe sotto l’egida della poetessa arcade Maria Antonia Scalera Stellini (Acquaviva delle Fonti, 1634 – Ariccia, 1704). Il titolo di questo volume, O celeste armonia di lieta sorte, è infatti tratto della sua Serenata spirituale edita a Roma da Vitale Mascardi nel 1677 e collocata all’interno di una più ampia e preziosa silloge intitolata Li divertimenti poetici. Il verso è pronunziato significativamente dal personaggio allegorico della Poesia che si sta rivolgendo alla Musica nell’auspicio di unire le due arti.
Il volume è articolato in tre sezioni.
La prima è intitolata Saggi e si apre con un lavoro che esamina la possibilità di studiare il repertorio italiano trecentesco senza ignorare le problematiche della sociologia, della psicologia, dell’antropologia e dell’analisi delle mentalità collettive che costituiscono quell’insostituibile contesto culturale di creazione della musica e della poesia di quel periodo. Il secondo lavoro ricostruisce le complesse vicende di un’opera di Gennaro D’Alessandro che si credeva irrimediabilmente perduta dopo i bombardamenti di Dresda durante la Seconda guerra mondiale: l’Ottone (Venezia, Teatro Grimani di S. Giovanni Grisostomo, 1739-1740), dramma per musica basato sul libretto dell’Adelaide di Antonio Salvi e accomodato da Carlo Goldoni.
La seconda sezione del libro è dedicata ai Documenti. Il primo contributo concerne la ricostruzione del contesto cerimoniale dell’incoronazione di Federico ii di Svevia, mentre il secondo presenta importanti atti di battesimo di alcuni musicisti nati in Terra di Bari tra il xvii e il xviii secolo.
La terza sezione si intitola Testimonianze e vede la presenza di due articoli: uno sull’Abbazia benedettina “Madonna della Scala” di Noci e sulla figura di padre Anselmo Susca osb, l’altro sulla produzione sacra del compositore anconetano Roberto Beccaceci.
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