I due saggi presentati nel volume interrogano i gesti, le parole e gli usi delle memorie di diversi attori sociali a partire dalla presenza del «corpo convulsivo». Una esplorazione delle pratiche della possessione è condotta attraverso documenti d’archivio e materiali etnografici prodotti in una ricerca sul campo nel territorio di Gubbio. Il tentativo è quello di proporre una etnografia delle metamorfosi della persona in situazioni ove gesti sfuggenti ed enigmatici sembrano ogni volta sottrarsi ai discorsi (religiosi, medici, socio-antropologici, psichiatrici) che cercano, in qualche modo, di «averne ragione».
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